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La strana giustizia italiana

Creato il 28 marzo 2015 da Symbel

La strana giustizia italiana

Notizia di questi giorni: arriva il verdetto della Cassazione sul caso di Meredith Karcher, la studentessa inglese uccisa a Perugia: i principali sospettati Raffaele Sollecito e Amanda Knox sono stati assolti per non aver commesso il fatto.

La cosa però è strana: perchè i due ex fidanzatini si sono fatti 4 anni di carcere per venire poi assolti, e perchè se in due gradi di giudizio su tre sono stati proclamati innocenti sono stati condannati in appello? E come mai Patrick Lubumba sta scontando 16 anni di carcere per complicità in un omicidio con 2 innocenti: se Raffaele e Amanda sono fuori deve essere lo stesso per l’ivoriano, ma non è così.

Senza parlare poi della beffa del risarcimento che ora spetterà ai due ex piccioncini per essersi fatti ingiustamente 4 anni di carcere. La domanda è : gli inquirenti sono cosi incompetenti da non essere in grado di reperire prove inconfutabili o la giustizia non è uguale per tutti, visto l’appoggio degli USA nei confronti della ragazza? Probabilmente sono vere entrambe le cose, cosi come è vero che con la giustizia italiana è sempre meglio evitare di averne a che fare.

Daltronde per arrivare a una sentenza definitiva ci sono voluti 8 anni, e non certo perchè si tratta di un caso particolare dato che è finito sui media di tutto il mondo, ma perchè in italia i tempi per un processo sono quelli, sempre che nel frattempo non intervenga la prescrizione che proprio perchè i tempi sono cosi lunghi taglia le condanne dei colpevoli, non rendendo giustizia.

Ma non ci si deve meravigliare, dopotutto l’informatizzazione degli atti dei tribunali è una cosa che non è di casa in italia, la burocrazia richiede scartoffie inutili, archivi cartacei immensi e malgestiti dove diventa un impresa recuperare gli atti dei processi con conseguenti dilatazione dei tempi processuali, e dove si prova a dare una parvenza di modernità con l’invio telematico obbligatorio delle pratiche ci si scontra con caselle email piene delle cancellerie che rifiutano gli atti appena mandati con pesanti noie sia per gli avvocati sia per le parti in causa.

Ma non è il solo motivo per cui la giustizia italiana va male: il protagonismo di certi PM che puntano ai titoli dei giornali per farsi grandi attaccando personaggi con una certa rilevanza mediatica, che il più delle volte si rivelano colpevoli solo di fare notizia, l’uso politico della magistratura per danneggiare avversari politici o per ammorbidire l’azione dell’opposizione al governo, cosi come l’uso strumentale delle intercettazioni per rovinare la reputazione di taluni personaggi, che magari non risultano neppure imputati sono ormai all’ordine del giorno, e sono una delle tante motivazioni per cui gli italiani hanno sempre meno fiducia nella giustizia, similmente con quello che accade nei confronti della politica.

Non sarà il caso di una bella riforma? Il problema è che alla fine alla politica , che come detto non è nuova ad intrecci con la giustizia, fa comodo lo status quo anche perchè si rivela ,tra interpretazioni particolari delle leggi (caso eclatante la legge sulla decadenza dei politici condannati che vale per Berlusconi, per cui è stata creata come grimaldello per farlo fuori, ma non per certi esponenti della sinistra campana come De Magistris o De Luca che erano nella medesima condizione) e prescrizioni varie, una valida scappatoia per poterla fare franca per i propri giochi di potere.

Ebbene si, la legge non è uguale per tutti!

 

Brian Boitano (redattore)

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