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La strana storia del serpente con gli occhiali

Creato il 29 giugno 2010 da Alfa
La strana storia del serpente con gli occhialiSu Rivista Ossolana  n. 2 del 1997 (alle pag. 26-27) apparve un curioso articolo a firma di Fabrizia Spertino (devo la segnalazione all'amica Paesesommerso). In esso si parlava di uno strano animale i cui resti ossei erano conservati da due distinte persone. Il primo apparteneva al signor Marco Pianzola di Domodossola ed era stato rinvenuto, una quarantina di anni prima, nella nicchia in un muro di una casa di Croceo.
Si trattava dei resti ossei di un rettile strisciante, lungo circa trenta – trentacinque centimetri, con una particolarità insolita: due corte zampette anteriori di tre centimetri di lunghezza.
Due creature simili sarebbero state trovate negli anni Novanta del secolo scorso dal signor Giuseppe Costale di Mocogna all’Alpe Lusentino e sulla montagna sopra Mocogna. Ecco come racconta l’episodio Luca di Francesco: “intorno al 1990 due escursionisti raccolgono all'alpe Lusentino delle strane ossa, la ricostruzione sommaria porta ad un animale sconosciuto della lunghezza di circa 70 cm apparentemente rettile o sauro. Nel 1991 il Sig. Giuseppe Costale, raccogliendo funghi, rimane allibito di fronte ad una bestia inclassificabile: lunga circa 70 cm si muoveva zigzagando, aveva fianchi grigio chiaro e il dorso più scuro; il muso piatto era fornito di una cresta, gli occhi e lo sguardo inquietanti….nello stesso luogo trovò ossa che avevano le stesse caratteristiche di quelle rinvenute nel 1990. I resti sono stati mostrati agli specialisti della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Milano e al Museo di Scienze Naturali e i risultati della ricerca non hanno dato, per ora, una valutazione esaustiva.”
Questi ritrovamenti si intrecciano misteriosamente con una serie di avvistamenti, anche recenti,   di una creatura misteriosa che parrebbe alla base delle tante leggende sul Sarpent dai vgiài (serpente dagli occhiali), o lo Sparsòr, animale dallo sguardo ipnotico capace di ammorbare l’aria anche a distanza con un tanfo vomitevole e pestilenziale.
Alcuni ritengono ci si trovi di fronte ad un caso di criptozoologia. Il Verbano Cusio Ossola sarebbe il luogo di dimora di una specie animale ancora non definita che nei secoli avrebbe ispirato le numerose leggende sul Basilisco e altri animali affini.
Fantasie? È possibile, naturalmente, ma non dimentichiamo che fino a pochi anni fa si riteneva una creatura leggendaria, frutto della fantasia di marinai pieni di fantasia e di alcol, anche il calamaro gigante. Gli eventi hanno invece dimostrato che questa mostruosa creatura che vive negli abissi più profondi ed è la preda dei capodogli con cui ingaggia lotte furibonde,  esiste realmente.
Chissà se un giorno anche il misterioso rettile con le zampe dell’Ossola avrà il suo posto nei manuali di zoologia. Del resto un “serpente con le zampe” esiste veramente: è un Anfisbena che si chiama Ajolote e vive in California. 

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