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La tabacchiera di don Lisander

Creato il 31 agosto 2012 da Libereditor

La tabacchiera di don LisanderSi sa che Alessandro Manzoni “pipava”. Di rado fumava dei sigari e sovente tirava tabacco in polvere da una tabacchiera a scatola tonda, un modello d’annata a cui era molto affezionato che compare anche nel classico ritratto che gli fece Francesco Hayez.
“Era stata donna Teresa Stampa, dirigista come sempre, a volere che si effigiasse quella tabacchiera. Al pittore non restò che assecondarla. E l’assecondò pure il marito che, per quanto riluttante ai ritratti, acconsentì a posare nello studio di Hayez: facendosi ritrarre – senza mai uso di manichino – seduto, con in mano la familiare tabacchiera accarezzata piú che stretta. Donna Teresa, dopo che il venerato consorte aveva portato a termine la risciacquatura in Arno dei Promessi sposi, lavorava già per i posteri e pensava al museo degli oggetti domestici da conservare a futura memoria. Per questo aveva imposto l’umile accessorio. Voleva che «si facesse nota di una di quelle familiari abitudini, che poi appunto in grazia della loro familiarità sfuggono, o sono dimenticate dalla Storia», scriveva d’accordo con lei il figlio Stefano.”
A don Lisander piaceva l’idea di un ritratto “conversato” e non volle infatti «ch’ei fosse ritratto con un libro in mano né coll’aria ispirata, ma coll’aria calma di chi ascolta per poi parlare», spiega appunto Stefano Stampa. Per donna Teresa la tabacchiera doveva comparire al posto del libro. “Però”, scrive Nigro, “il risolo dissimulato del Manzoni secondo Hayez, “sembra dire altro a proposito dell’utensile. Tanto piú che Cesare Cantú raccontava che, «dal modo di offrire e di prendere il tabacco», Manzoni tolse una volta «un bizzarro paragone colla letteratura italiana»”.
Si dice che Manzoni sentì la responsabilità di questo libro-tabacchiera, che era “la metafora scrittoria di una delle interlocuzioni narrative che avevano presieduto alla nascita dei Promessi sposi”. Un luogo mentale che intende dimostrare come Manzoni sia stato soprattutto un uomo immerso nella sua quotidianità.


Salvatore Silvano Nigro

La tabacchiera di don Lisander
PBE Einaudi
2012


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