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La talpa

Creato il 19 gennaio 2012 da Cinefilante
La talpaEd ora occupiamoci della talpa. Dopo averla tanto attesa si consuma la visione al cinema The Space Moderno di Piazza delle Repubblica alias Piazza Esedra. Un tempo rinomato cinema porno e area infrequentabile, oggi bonificata con tanto di champagneria dell'hotel Boscolo. Ancora mi chiedo perché da Warner Village è passato a the Space ma tutto sommato non è che la cosa ce ne freghi poi molto.
La curiosità talpesca per me nasceva soprattutto dall'interpretazione del redivivo Gary Oldman che, al pari di Richard Dreyfuss, è diventato vecchio tutto di un colpo e i suoi 54 anni se li porta da far schifo.
Tratto da un romanzo di John Le Carré (ma che per me poteva essere indifferentemente Graham Green o Ken Follet che mi sembrano tutti uguali), la storia lasciava prevedere ben altra tensione da quella effettiva.
Cura maniacale della ricostruzione di un'epoca racchiusa in una gamma di beige, marroni e verdi sottobosco con occasionali carminio e ceruleità oculari dei protagonisti.
Nonostante le lungaggini non si soffre la noia ma la delusione è in agguato per lo spreco dei tempi narrativi e dei (pochi) colpi di scena. A non convincere del tutto poi sono alcuni snodi che lasciano dei punti interrrogativi. L'esperto di John Le Carré che ci accompagnava per offrirci gentilmente la sua consulenza sulla riduzione cinematografica di un testo che aveva letto ben 13 o 14 volte è stata fondamentale per comprendere che il libro ha un punto di vista completamente differente nel'analizzare i personaggi e nel dare loro risalto ma soprattutto che alcuni snodi sono ugualmente oscuri.
Resta quindi sempre aperta la questione di come portare un libro sullo schermo. Io sono del parere che la riduzione cinematografica debba dire qualcosa in più, debba apportare un quid capace di fare la differenza che altrimenti non ne vale la pena.
Magistrale comunque l'interpretazione di Gary Oldman, blanda e incolore quella di Colin Firth, interessante quella di Mark Strong e interessantissima quella del mitico Sherlock Holmes televisivo Benedict Cumberbacht che si appresta ad essere il "cattivo" del prossimo Star Trek cinematografico.
In sintesi un film che nonostante molti pregi non è indimenticabile e che non inserirei in un'ipotetica rassegna sullo spionaggio insieme ad altri titoli, magari meno blasonati, ma decisamente più avvincenti...
Oggi generosamente nel suggerire l'abbinamento cinematografico a tutti i film dove Michael Cain ha interpretato la spia britannica, segnalo anche l'apertura di Bakery House, in Corso Trieste, 157 C tel. 0694377841. Da farsi venire l'acquolina in bocca per la quantità di preparazioni golosissime come i pan.cakes o il french toast e tutta una serie di panini e insalate veramente interessanti... Brunch il sabato e la domenica decisamente da provare!

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