La tempesta alla porta , Stefan Merrill Block , Neri Pozza editore

La tempesta alla porta / Stefan Merrill Block / Neri Pozza ed

Torna a raccontarci le proprie vicende famigliari Stefan Merrill Block, dopo l’esordio sorprendente di Io non ricordo. Questa volta la narrazione ci presenta Frederick Merrill, il nonno materno, personaggio travagliato e protagonista di una vita avventurosa, sempre in bilico tra comico e tragico. Partendo dai diari e dalle lettere scritte da un nonno mai conosciuto ma al quale sente di assomigliare ed aggiungendo racconti ed episodi di pura finzione, l’autore traccia un ritratto memorabile di un uomo alla ricerca del gesto poetico, epico o eroico che spesso si tramuta in un danno per se o per le persone che gli stanno accanto e che continuano ad amarlo nonostante tutto. In seguito ad una di queste bravate, una sera in cui era annoiato ed ubriaco ha percorso la Route 109 aprendo l’impermeabile e mostrandosi nudo ad ogni automobilista di passaggio, si ritrova in una clinica psichiatrica famosa per ospitare i matti dell’aristocrazia bostoniana. Da li’ in poi si dipana un altro tipo di racconto, altrettanto coinvolgente, su come la mente possa essere di ostacolo al talento e all’anima delle persone e di come a volte le parole causino piu’ dolore del silenzio. Quel che colpisce e’ lo stile sicuro ed originale di un autore nemmeno trentenne che racconta storie al limite ma senza cercare di commuovere o di far ridere forzatamente.

 
«Le immagini visive di questo libro sono impresse nella mia memoria. Uno stile pieno di maestria… Una perfetta opera d’arte».

Edmund White

«La tempesta alla porta è uno dei libri più belli che io abbia mai letto… Block si muove magnificamente tra realtà e finzione, storia e immaginazione, per giungere a delle verità che sono difficili da accettare: che l’amore può fallire, che una mente può immolarsi, che la parola a volte può renderci ancora più soli del silenzio. Questo è un libro potente, affascinante, indimenticabile».

Karen Russell

«La tempesta alla porta rappresenta per la nostra generazione quello che Qualcuno volò sul nido del cuculo fu per gli anni Settanta. Con la differenza che qui il racconto è reale».

Publishers Weekly