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La teoria di Tarzan

Creato il 14 gennaio 2014 da Rory
La teoria di Tarzan

Il piccolo Tarzan Disney

Miei cari,

vi avevo anticipato che avrei parlato di una delle affascinanti teorie del mio amico Achille e quindi eccoci qui. Dovete sapere che lui ha diverse idee e motteggi per molte cose che spesso mi fanno sì ridere ma anche riflettere. La mia preferita è proprio questa, ovvero “la teoria di Tarzan”.

Cos’è la teoria di Tarzan? Dicesi “teoria di Tarzan” quel momento in cui, pur essendo fidanzati con A, si frequenta B ma non si vuole lasciare A finché non siamo sicuri delle intenzioni e dei sentimenti di B. In parole povere, si cornifica A finché non c’è il rimpiazzo pronto. Il nome esotico deriva dall’abilità di Tarzan di non lasciare mai la liana con cui stava saltando finché non stringeva già tra le mani la successiva.

Chiaramente, almeno sulla carta, questa teoria non andrebbe mai applicata perché è comunque indice di un comportamento scorretto (le corna non si dovrebbero mai fare) ma purtroppo la vita ci porta spesso a confrontarci con situazioni molto spiacevoli. Sicuramente siamo umani e quindi fallibili, ci capita di avere una relazione con una persona e iniziare a provare attrazione per un’altra ma secondo me, una volta appurato che i sentimenti per quest’altra persona non sono solo passeggeri, è preferibile troncare la relazione, che sicuramente c’è qualcosa che non va.

Qualcuno mi dirà che l’uomo non è fatto per la monogamia e magari ha pure ragione, però, senza trinciare giudizi, il punto è un altro. Quando stiamo con una persona ma proviamo una forte attrazione, duratura nel tempo, verso un’altra, è palese che non ci troviamo bene col nostro compagno, che qualcosa non funziona. Si può provare a ricucire il rapporto, ad appianare le cose, a lasciarla, le soluzioni sono molteplici. Intrecciare però una relazione parallela di cui magari ancora non si è sicuri né dall’una, né dall’altra parte, attendendo che le cose si evolvano e poi si concretizzino prima di rinunciare alla propria stabilità, è una cosa davvero brutta.

Non dico che sia facile prendere il coraggio a due mani e porre fine a un rapporto, specie se dura nel tempo ma certe volte è l’unica cosa saggia – magari non giusta – da fare. La sofferenza ci sarà comunque, perché c’è in ogni caso ma almeno non ci saranno i sensi di colpa o altri sentimenti ad esso collegati, anche perché io credo che, nonostante ciò che si professi, quelli che veramente non hanno alcun senso di colpa si contano sulle dita di una mano e non dico “beati loro”, perché sono evidentemente delle carogne. Certe volte si ha paura di interrompere una relazione non tanto per la persona con cui si sta, purtroppo ma per non rinunciare a tutta una serie di abitudini acquisite insieme, il che se ci pensiamo è pure peggio. Tra l’altro, a volte allontanandoci da una persona capiamo davvero il valore che essa ha per noi e che noi abbiamo per essa, dettaglio non certo trascurabile.

E voi? Che ne pensate di quest’affascinante teoria?

 



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