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La torta non è mai equamente distribuita

Creato il 02 maggio 2012 da Sportduepuntozero

Doping SportLe notizie dei giornali sportivi di tutto il mondo si colorano di nero ancora una volta, Dale Oen, 26 enne , medaglia d’argento nel Nuoto a Pechino 2010, è stato trovato morto nella sua stanza di albergo, in Arizona a Flagstaff, dove si stava preparando col team della nazionale per l’Olimpiade di Londra 2012.

Qualcosa non va, troppi morti, troppi tutti assieme che ci lasciano senza parole, immobili davanti a giovani e vecchi campioni che uno dopo l’altro vengono decimati nel mondo dello Sport. Coincidenze o forse no, che non possono che sollevare domande, dubbi davanti al cancelletto di partenza di Londra 2012. Doping? Abuso di farmaci? Stress? O forse il voler dare il tutto per tutto per quella Medaglia, che vale sicuramente l’ingresso nella storia ma vale anche parecchi soldi. Pochi in realtà se paragonati al mondo del calcio, il valore dell’oro è di circa 536€ a medaglia e il denaro spettante all’atleta è nell’ordine dei 90-100 mila euro.

Un anno fa ero in compagnia di Piero Gros, un’icona dello Sci Italiano, ex Olimpionico e Medaglia d’oro alle Olimpiadi del 76, a Innsbruck; si discuteva di come lo sport è cambiato, di come sono cambiati i parametri monetari di riferimento e venne fuori una sua importante considerazione: il problema dello sport – disse – è un problema di distribuzione delle risorse, e la mancata distribuzione equa delle risorse ha come conseguenza il doping. Oggi se voglio guadagnare dei soldi nel sport, eccetto il calcio e pochi altri sport elitari, devo essere il numero uno, non posso essere il numero due, perchè già per il due e per il tre le risorse destinate sono molte meno. Pensate alla Pellegrini nel nuoto, oro alle Olimpiadi e oggi icona sexy del mondo sportivo femminile, ma chi è la numero due? Pochi saprebbero rispondere, la conseguenza di tutto questo? Il doping. Sono affermazioni forti ma forse dirigenti, sponsor e mondo mediatico dovrebbero porci maggiore attenzione.


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