Magazine Diario personale

La truffa e’ dietro l’angolo, di casa

Creato il 17 dicembre 2013 da Golemino

Pensiamo sempre di essere immuni da ogni disgrazia, truffa, imprevisto o imbroglio, così quando certe disavventure capitano a noi ci troviamo un po’ impreparati.

Vi voglio raccontare la vicenda tragicomica che ha come protagonista il mio amministratore di condominio affinché possiate ricavarne qualche buona lezione di vita.

Vivo in un appartamento nella Verde Gronda Gioiosa da quasi quattro anni e fin da subito l’istinto mi ha detto di non fidarmi di lui. Il Sig.Rossi rispecchia perfettamente l’identikit dell’amministratore volpone (volpone è un eufemismo per non diventare scurrili): mezza età, aspetto rassicurante, fare apparentemente disponibile e atteggiamento remissivo.

Il primo episodio di inefficienza è stato piccolo, insignificante. Ad un anno dal trasferimento avevamo ancora il nome attaccato sul campanello con lo scotch. Gli è stato chiesto duemila volte di cambiare la targhetta. Lui ogni volta rispondeva: “oggi lo faccio sistemare”. Sono passati tre anni e l’adesivo è ancora lì aggrappato con l’ultimo residuo di colla.

Le riunioni di condominio erano una farsa, più ci si accaniva contro di lui per farsi mostrare documenti (che diceva di avere “da qualche parte”), di esibire raccomandate (che diceva di aver mandato e che nessuno aveva mai ricevuto) più diventava silenzioso.

A difenderlo c’erano le signore che negli ultimi 10 anni si sono fidate di lui. “Poverino” dicevano, “saprà lui” commentavano e lui viveva di queste indulgenze.

Ad inizio 2012 ci arriva una sua lettera in cui ci comunica che dobbiamo fare dei lavori urgenti all’autoclave. Ok, ci siamo detti, effettivamente sono lavori che dovevano essere fatti. Peccato che la lettera l’abbiamo trovata in cassettina della posta sabato e i lavori cominciassero lunedì.

Nei metodi e nella sostanza il tutto ci sembrava un po’ sospetto: il preventivo dei lavori (uno solo ovviamente) riportava la data di un anno prima (ma non erano urgenti??).

Sono seguite telefonate, mail, lettere e sms. Ad insulti e minacce lui ci rassicurava con i suoi: “domani vi chiamo” e poi non chiamava, ” domani vi mando” e poi non arrivava mai niente.

Combattere contro i mulini a vento credo dia più gratificazioni. Parlare al muro più soddisfazioni.

Il castello di sabbia asciutta che teneva faticosamente in piedi da anni è crollato sotto il sole di un pomeriggio d’estate.

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La ditta che aveva fatto i lavori dell’autoclave ci comunica di avanzare soldi. Una doccia fredda. Indaghiamo e scopriamo che mancavano dei pagamenti all’Enel e questo spiegava perché ogni tanto ci staccavano la luce delle scale apparentemente senza motivo. La ditta degli ascensori non veniva pagata dal 1999, ma neppure la loro amministrazione sapeva perché.

Da li alcuni si sono disperati, alcuni indignati e alcuni agito. È stato irreperibile per 20 giorni e la fantasia ci ha fatto fare le ipotesi più disparate, su tutte una era quella più gettonata: è scappato con i soldi. Sicuro.

Ad inizio agosto, con fuori uno scenografico temporale estivo la resa dei conti. Gli chiediamo spiegazioni, di vedere i conti, di dirci la verità.

Alcuni lo accusano di essersi giocato i soldi al casinò, lui sostiene di averli utilizzati per coprire le mancanze dell’ater, che da anni non paga. “Si, ma ha mai chiesto i soldi all’ater?”. Risponde di sì. “Ma ha mandato raccomandate? Dove sono?”. Silenzio…

Seduta stante chiamiamo un altro amministratore e facciamo il passaggio di incarico.

In lui riponiamo la speranza di venire a capo di questa vicenda.

Per 10 anni il Sig.Rossi ha amministrato i soldi di decine di famiglie raggirando con frasi e modi rassicuranti persone ignare della sua incompetenza. Alla fine toccherà a noi pagare per rimettere a posto i conti, dicono sia praticamente impossibile ottenere dei soldi da lui visto che la sua casa ha già 5 ipoteche.

La lezione che ho imparato io è che gli incompetenti e i furbetti la scampano sempre.



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