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La Turchia diventa verde

Creato il 06 marzo 2012 da Pdigirolamo

La Turchia diventa verdeUn tempo era considerata la porta che apriva agli europei gli sconfinati spazi dell’Asia. Oggi, la Turchia è un Paese che sta crescendo a vista d’occhio e rappresenta una delle realtà più interessanti del panorama mondiale.

Una nazione che conta quasi 75 milioni di abitanti, che cresce a un ritmo medio del 4-5% annuo e che, di conseguenza, ha una grandissima fame di energia.

Non a caso, il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha adottato una politica volta ad avere il massimo di garanzia di sicurezza negli approvvigionamenti delle materie prime, che sono soprattutto gas e petrolio.

Nel contempo il Paese, che possiede buone risorse dal punto di vista idroelettrico, sta sviluppando  un programma molto impegnativo per sfruttare le energie rinnovabili. Insomma, il governo di Ankara si sta avviando verso quella politica di mix energetico che da tempo auspichiamo anche per casa nostra. E oltre a pensare in grande lo fa anche “in verde” tanto che Erdogan ha annunciato di voler installare entro il 2015 circa 600 MW solo di nuova capacità geotermica.

Da tempo Ankara è un territorio di primario interesse per colossi di gas e petrolio come Eni e Gazprom. Il cane a sei zampe, insieme al Gruppo turco Çalik Enerji, ha progettato la realizzazione dell’oleodotto Samsun-Ceyhan e, con Gazprom come  socio di maggioranza, è alle prese con la lunga gestazione dell’ambizioso South Stream.

Ma oggi la case-history turca si tinge di verde al punto da sollecitare l’interesse delle grandi utilities elettriche europee, tra cui Enel. E proprio l’amministratore delegato di Enel Fulvio Conti, a margine di un convegno organizzato a Istanbul dall’Aspen Institute Italia, ha affermato che “la Turchia per noi, potenzialmente, è un Paese molto importante” che promette un “ricco di potenziale sviluppo soprattutto dal lato delle fonti rinnovabili”.

Il Gruppo guidato da Conti insomma ha drizzato le antenne sul mercato “verde” di Ankara tant’è che attraverso il suo braccio rinnovabile, Enel Green Power, è già all’opera insieme al gruppo Uzon per sfruttare il potenziale geotermico offerto dalla Turchia.

Dopo il gas la Turchia si appresta quindi a diventare un partner strategico per l’Europa anche sul fronte delle rinnovabili. La corsa è aperta è il Bosforo diventa sempre di più una porta aperta tra l’Europa e l’Asia.

[foto da viaggiareinturchia.it]




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