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La Turchia e l’oro di Troia

Creato il 05 settembre 2012 da Istanbulavrupa

La Turchia e l’oro di TroiaUna notizia di estrema rilevanza, un immenso successo della politica voluta dal ministro Ertuğrul Günay – responsabile di cultura e turismo – per recuperare il patrimonio storico turco dispero nei musei di mezzo mondo: perché il museo di archeologia della Penn University ha restituito (tecnicamente si tratta di un prestito senza scadenza) degli splendidi corredi funerai in oro – 24 oggetti in tutto: diademi, orecchini, spille, ciondoli – provenienti con ogni probabilità da Troia e trafugati negli anni ’60. L’oro di Troia è al momento esposto nel museo delle civiltà anatoliche di Ankara, troverà posto tra un paio di anni nel museo in via di costruzione proprio a Troia; in cambio, il museo americano potrà contare su prestiti esclusivi dalla Turchia per realizzare grandi mostre (come quella nel 2016 sulla Frigia e Re Mida) e continuare senza problemi le sue campagne di scavo a Gordion: capitale della Frigia, dove regnò chi trasformava in oro tutto ciò che toccava. Günay è stato accusato di bullismo culturale, per la sua politica fondata sulla minaccia (prestiti per mostre e permessi di scavo solo a chi restituisce): le critiche sono in effetti fondate, ma i risultati sono dalla sua parte; l’idea di fondo è che ormai la Turchia è attrezzata per valorizzare al meglio il suo patrimonio culturale: investimenti e nuovi musei lo testimoniano, qualche episodio di incuria e di scarsa sicurezza sono però pericolosi campanelli d’allarme.


Filed under: arte e mostre, Turchia Tagged: archeologia in Turchia, Ertuğrul Günay, Frigia, Giuseppe Mancini, Gordion, museo delle civiltà anatoliche, museo di troia, re Mida, Troia, Truva

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