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La Turchia, Hillary Clinton e la libertà di religione

Creato il 14 settembre 2011 da Istanbulavrupa

La Turchia, Hillary Clinton e la libertà di religioneIeri Hilary Clinton ha presentato il 13° rapporto annuale sulla libertà di religione nel mondo; e ha parlato anche della Turchia: “We have also seen Turkey take serious steps to improve the climate for religious tolerance. The Turkish Government issued a decree in August that invited non-Muslims to reclaim churches and synagogues that were confiscated 75 years ago. I applaud Prime Minister Erdogan’s very important commitment to doing so. Turkey also now allows women to wear headscarves at universities, which means female students no longer have to choose between their religion and their education.

Sbaglio, o c’è qualcosa che non quadra? Ma la Turchia non aveva abbandonato l’Occidente per ricostruire il califfato? Ma gli Usa non erano sospettosi dell’aspirante autocrate Erdoğan? Ma il “velo islamico” non è una forma illiberale di oppressione della donna? Hillary Clinton ha “applaudito” Erdoğan e la sua decisione di restituire le proprietà immobiliari (una parte di esse, a dir la verità) confiscate – dai cosiddetti “laici” kemalisti, non dai cattivoni islamisti – alle minoranze religiose; ha dato un’interpretazione positiva – la compatibilità tra il proprio credo e la voglia di proseguire il proprio percorso di formazione – della possibilità per le studentesse universitarie turche di indossare il cosiddetto “velo islamico”. Che i kemal-leghisti prendano nota!



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