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LA VITA DELLA MADONNA Secondo le contemplazionidella pia ...

Da Eleonoraely
LA VITA DELLA MADONNA Secondo le contemplazionidella pia ...

LA VITA DELLA MADONNA Secondo le contemplazionidella pia Suora STIGMATIZZATAAnna Caterina Emmerick 
76 – L’osservazione delle stelle presso i tre Magi. La stella di Giacobbe.
I progenitori dei Magi discendevano dalla stirpe di Giacobbe, anticamente vivevano nel Caucaso e possedevano diverse terre in paesi lontani. 
Circa 1500 anni prima della nascita di Cristo abita­va quei luoghi una tribù degli antenati dei Magi. Il profeta Balaam viveva nei dintorni e uno dei discepoli ne diffuse le sue profezie, rivelando il significato della stella di Gia­cobbe che un giorno sarebbe sorta. La profezia trovò una favore­vole accoglienzafra la gente di quella tribù. Fu quindi edificata un’alta torre sopra un monte, sulla quale molti savi astronomi facevano osservazioni sull’universo stellato per scrutare i simboli della stella. La torre aveva la base molto larga e la sommità molto stret­ta. Ho veduto le piccole celle dove i savi dimoravano ordinaria­mente per compiere i loro studi. Quelle ricerche, con i relativi sviluppi, passarono tradizional­mente di generazione in generazione. Vari avvenimenti però fece­ro in modo che a poco a poco l’interesse per l’osservazione degli astri fosse trascurata. ....

In questo tempo il popolo astronomo era suddivi­so in tre famiglie lontane l’una dall’altra, governate da tre fratelli. Ciascuno di questi aveva a sua volta tre figlie profetesse che riaccesero nelle tre tribù la fiamma dell’amore per l’astronomia. Esse annunciarono pubblicamente la venuta della stella e del San­to Bambino discendente da Giacobbe. Allora tutti ripresero ad at­tendere la venuta del Santo Bambino nel modo più giusto e ini­ziarono di nuovo lo studio profondo del significato degli astri. Per diretta discendenza dai padri delle veggenti, videro la luce i tre Magi. Nel corso di quasi cinquecento anni, durante tutto il periodo che intercorre tra le profetesse e i Magi, continuò sempre attentamente l’osservazione delle stelle sulla torre costruita per uso comune. Questo studio serviva anche ad introdurre cambiamenti cultu­rali nei riti religiosi del paese. Si notarono così segni meravigliosi negli astri. ...Mentre i Magi davano spiegazioni su questi segni al re di Causur io ne vidi parecchi. Dalla concezione di Maria in poi, i simboli astronomici avevano fatto sempre più riferimento al pros­simo santo Evento. Negli ultimi tempi, alcuni segni nel cielo simbo­lizzavano perfino i patimenti della Vergine e di Gesù.

77 – La scala di Giacobbe e i simboli primitivi dell’Avvento e della venuta di Maria

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I Magi avevano avuto la visione della sommità della scala di Giacobbe che toccava una stella; così, dal numero dei gradini e dai simboli apparsi, seppero calcolare l’avvicinarsi dell’Avvento e del­la prossima apparizione della stella profetizzata da Baalam. Quando Maria Santissima fu concepita, i Santi Re videro l’ido­lo pagano della vergine con lo scettro e la bilancia piena di grap­poli e di spighe; poco al di sotto di quest’idolo appariva l’imma­gine della Santa Vergine col Santo Bambino. Betlemme appariva allo sguardo dei Magi come un bel castello in cui stavano contenute quelle grazie che si diffondevano in tut­to il mondo. Qui videro la Madonna col Santo Bambino, circon­dati da un’aureola di splendore, accogliere le offerte di numerosi sovrani che si prostravano ai loro piedi. I Re astronomi videro pure la Gerusalemme celeste, poi una via oscura e piena di sangue, di spine e di patimenti. Allora essi pensarono ingenuamente che la Gerusalemme ce­leste fosse il regno di questo Re sulla terra e credevano di poterla raggiungere con il loro viaggio. La via sanguinosa era stata da loro interpretata come il simbolo delle tribolazioni di questo lungo viag­gio, senza immaginare che significasse la Passione di Cristo. 
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I Magi videro sulla parte inferiore della scala di Giacobbe un simbolo che si riferiva alla fuga di Maria Santissima in Egitto. Vidi sulla scala di Giacobbe un gran numero di immagini, molte si ri­ferivano alla Madonna nelle Litanie lauretane: il pozzo suggellato, il giardino recinto ed il simbolo dei Re che si scambiavano reci­procamente lo scettro ed i ramoscelli. Questi simboli apparivano nella costellazione ed erano seguiti attentamente dai Santi Magi, i quali appena videro quello dei Re e del Bambino con la croce si misero in viaggio senza più alcun dubbio. Questo simbolo era nella stella, che non era una cometa ma una meteora risplendente portata da un Angelo. Quando i Magi non la vedevano, erano guidati nello spirito dall’Angelo. Grande era la loro attesa, come pure grande fu la loro delu­sione quando notarono che tutti ignoravano il grande Evento. Giunti poi a Betlemme, quando invece del magnifico castello ap­parso nella stella videro una deserta spelonca, furono compresi da dolorosa incertezza. Ma appena videro il Santo Bambino ritorna­rono nella profondità della loro fede prostrandosi devoti dinanzi alla sua Luce. Le osservazioni che essi facevano delle stelle andavano sem­pre congiunte a digiuni, preghiere, rinunce e purificazioni. Le contemplazioni non consistevano nell’osservazione di una singola stella, bensì delle costellazioni. ....
78 – Matta avverte l’arrivo dei Magi
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Visioni da lunedì 3 a sabato 8 dicembre
Appena i tre Re ebbero lasciato Causur, una lunga carovana di persone distinte che seguivano la stessa via si uni a loro. Ho visto l’enorme carovana congiunta snodarsi attraverso vaste campa­gne; 
il 5 dicembre hanno sostato presso un pozzo e abbeverato le bestie senza però togliere il carico.
In questi giorni, la venerabile Suor Emmerick intonò spesso nel sonno versi commoventi. Quando fu interrogata in merito, così rispose:
“Io canto come gli amati Santi Magi che intonano strofe pie­ne di significato spirituale, per esempio: – Noi valicheremo i mon­ti e ci prostreremo innanzi al nuovo Re. – Qualcuno inventa un altro versetto e lo canta; gli altri lo ripetono in coro; poi un se­condo compone un altro verso, e così via, e proseguono il cammi­no alternando dolcemente i cantici”. All’interno della stella che in­dicava loro la via, vidi la figura di un Bambino con una croce.
Mercoledì 5 dicembre
Maria intanto aveva avuto una visione che le annunciava l’ar­rivo dei Re; ciò avvenne mentre questi erano presso il sovrano di Causur. 
La Madonna vide anche che quest’ultimo aveva manifestato l’intenzione di erigere un altare a suo Figlio. Rese partecipi Elisa­betta e Giuseppe dell’avvenimento e disse che voleva prepararsi a ricevere i Magi. Vidi Maria costretta a nascondersi di nuovo per­ché erano giunti alla grotta alcuni curiosi. Oggi ho visto giungere un servo a riprendere Elisabetta, che se ne è ritornata con lui a Juta. I giorni dal 6 all’ 8 dicembre passarono generalmente assai tranquilli. La Santa Famiglia fu sola eccetto l’umile ancella di Anna. Questa era una vedova di circa trent’anni, senza figli, legata ad Anna da parentela. Il defunto marito la trattava duramente perché lei si recava spesso dagli Esseni e pregava per la salvezza d’Israele. Dopo poco che egli l’aveva abbandonata, morì; allora Anna accolse la donna presso di sé. La vidi spesso alla grotta de­dita al servizio della Santa Famiglia. in questi giorni non vidi più la canaglia arrogante che era venuta a bestemmiare e urlare chie­dendo sempre più doni a Giuseppe. Vidi Giuseppe che celebrava il sabato con Maria e l’ancella alla luce del presepio. Sabato sera incominciò la festa della Dedicazione, Giuseppe appese dei candelabri in tre differenti posti della grotta e su ciascuno accese sette lumicini. Le Ebree allattano i bambini soltanto per poco tempo, vidi che anche Gesù, passati i primi giorni, ebbe per nutrimento un brodo fatto col midollo d’una pianta acquatica. Durante il giorno l’asino pascolava sul prato, rientrava nella grotta soltanto di sera.
79 – I doni di Anna alla Santa Vergine.  - Visioni di domenica 9 e lunedì 10 dicembre.
Da quando era iniziata la festa della Dedicazione a Gerusalem­me, alla grotta c era molta quiete, nessuno veniva in visita o a disturbare. il mattino dopo vidi un servo di Anna recare molti oggetti per la Vergine, tra i quali un lavoro femminile per produrre una cin­tura e una magnifica cesta piena di frutta ricoperta da freschissime rose. 
Il cesto era alto e di forma sottile; le rose non avevano il solito colore ma erano piuttosto di color carne, ve ne erano anche delle bianche e delle gialle con molte foglie. Maria gradì molto questo dono perché vidi che collocò la ce­sta vicino a sé.
Il viaggio dei tre Re
Frattanto, vidi i Santi Re attraversare certe montagne ricoperte di piccole pietre a forma di conchiglia. 
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Martedì li e giovedì 13 dicembre
Mi sembra che Giuseppe desideri trasferirsi a Betlemme dopo la purificazione di Maria, anzi credo che abbia fatto già la ricerca di un’abitazione nella cittadina. Tre giorni or sono alcune persone distinte di Betlemme si recarono in visita alla Santa Famiglia e of­frirono a Giuseppe ospitalità nella loro casa. Maria Santissima si nascose nella caverna laterale mentre Giu­seppe rifiutò l’offerta. 
Anna fece annunciare la sua prossima venuta alla grotta. Vidi che a Gerusalemme si introducevano molti cambiamenti riguardo alla festa. In molte case si chiudevano le finestre o si calavano le tende. Un sacerdote, con in mano delle pergamene, si recò alla grotta. Lo vidi seduto con Giuseppe dinanzi ad un tavo­lino con una tovaglia rossa e una bianca, entrambi erano immersi nella preghiera. Mi pare che costui fosse venuto per vedere se Giuseppe celebrava la festa, o per annunciargli una nuova celebra­zione.(continua)


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