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La vita sessuale delle gemelle siamesi, di Irvine Welsh (ovvero: nero, 2014, 400 pagine scarse)

Creato il 19 luglio 2014 da Joeundfreida @JoeUndFreida

Non appena ho saputo che il 1° maggio 2014 sarebbe uscito, nella sua edizione inglese, il nuovo romanzo di Irvine Welsh, ho provato emozioni contrastanti.

Da un lato, l'entusiasmo del sapere che il tuo autore preferito ha scritto di nuovo (e, avendo letto per tanti anni roba del secolo scorso, ancora non me ne capacito facilmente), dall'altro l'ansia di sapere se e quando sarebbe uscita la traduzione italiana. Eh sì, perché di Irvine la Guanda ha pubblicato pressoché tutto, ma siamo ancora vittime della sommaria censura dei gusti italioti, se film come Filth non hanno trovato distribuzione nel bel paese. E certo, la vostra Madame legge e guarda i film in lingua inglese senza problemi, ma provate a leggere un paragrafo del Lercio nell'originale e ditemi se non è il caso di cominciare prima dalla traduzione italiana:

Umbilical fuckin cord! It's a fuckin stair you fucking clown. S-T-A-I-R. I know that spazwit's crack; the bastard wants tae be a fuckin scriptwriter. I ken this because I got a sketch of what he had up on his VDU when he went to answer a private phone-call in the quiet anteroom from his office. He was trying to write a telly or film script or some shite. In police time as well. Lazy cunt's got nowt better tae dae, and on his salary too. That shit-bag leads a charmed life, I kid you not.

Cordone ombelicale i miei coglioni! È una scala del cazzo, o pagliaccio del cazzo. S-C-A-L-A. Le conosco queste troiate da subnormali: il bastardo qua vorrebbe fare lo sceneggiatore. Ne sono sicuro, perchè gli ho sbirciato nel computer una volta che è andato a rispondere a una telefonata privata in anticamera, lontano da orecchie indiscrete. Stava tentando di scrivere un soggetto per la televisione o il cine o altre cazzate. E per di più in orario di lavoro. Il fottuto lazzarone non aveva niente di meglio da fare, e intanto si beccava lo stipendio. Questo stronzo di cane fa una vita da signore, datemi retta.

Ah, ed è ancora uno dei passaggi che ho letto senza particolari problemi.

Sta di fatto che sì, The Sex Lives of Siamese Twins è arrivato anche in Italia, il 10 luglio nelle librerie per 15,73 €, il 9 luglio su Google Play per quasi 11 €. Al momento sto cercando di risparmiare, in vista di progetti molto costosi che cominceranno ad attuarsi da metà agosto, perciò scoverò il libro in biblioteca e rimanderò l'acquisto ad un momento più roseo. Certo si tratta di una assoluta novità e non è passato nemmeno un mese dall'uscita in libreria, però forse dieci euro sono tantini per il formato digitale - così, parlandone da consumatrice qualunque e da fan che per Welsh spenderebbe quasi qualunque cifra - quasi.

È il caso di dare alcune regole preliminari per questa recensione dell'anteprima, per questo consiglio d'acquisto; in primo luogo, perché c'è sempre un buon motivo per comprare i romanzi di Welsh, anche quelli (forse) meno riusciti. In secondo luogo, perché trarrò le mie conclusioni su La vita sessuale delle gemelle siamesi da lettrice navigata del simpatico Irvine, e questo tende a modificare molto la mia prospettiva. Per intenderci, se non fossi quel genere di Madame che sbava sulla vecchia edizione Guanda di Colla (e non sapessi che Irvine dà il suo meglio sulle lunghezze) e avessi raccolto il nuovo tomo dallo scaffale senza nemmeno rendermi conto che si trattava dello stesso autore di Trainspotting, non posso dire in tutta sincerità che l'avrei acquistato.

La critica maggiore che questo pudico secolo moderno rivolge a Welsh è quella di usare un linguaggio eccessivamente crudo; diciamo che, per quanto possano essere disgustosi o allucinanti i contenuti, il lettore medio preferisce leggerne in una prosa controllata, compita e, a suo modo, educata - più vicina, in questo senso, a quella di Palahniuk. Certo, delle Gemelle siamesi ho letto per ora solo le prime 19 pagine, ed è probabile che la salva di sconcezze parta solo più avanti, ma se già normalmente davo poco credito alle guance tinte di rossore virginale di certi tipi di lettori, questa volta proprio non capisco su cosa basino la propria indignazione. I primi capitoli sono assolutamente privi del linguaggio abituale del caro Irvine, e, come spiego in quest'altra recensione, per chi come me ne ama proprio la libertà di terminologia, questo è un inizio piuttosto sottotono e poco gradevole.

Tant'è, però, siamo a Miami e non in Scozia, sono donne apparentemente comuni e non tossici dei sobborghi di Edinburgo - certo Welsh non si è tirato indietro anche dal ritrarre donne sboccate ( Nikki di Porno, o Alison in Skagboys, anche se in maniera minore), perciò gli dobbiamo una presunzione di innocenza e la fiducia che un certo tipo di linguaggio abbia i suoi opportuni fondamenti nella costruzione del personaggio.

E, perciò, chiudiamo un occhio anche sugli intercalari che caratterizzano la voce di Lucy, a volte ben amalgamati con il discorso

[...] una pacciarotta bassa, gli occhi seminascosti dalla frangia, l'uno e sessanta lo vede col binocolo, ma sarà un quintale.

e, altre volte, un po' troppo evidenti e artificiosi

Non è un gigante (bianco, sull'1 e 65, 60 chili scarsi), ma non tenta nemmeno di resistere [...]

Altri paragrafi valgono davvero la pena e fanno trasparire il caro, vecchio Welsh; per esempio, la scena in cui Lucy ferma la macchina e impedisce la tragedia immobilizzando il ragazzo con la pistola. Si tratta di un contesto in cui il personaggio punto di vista è confuso e immerso in una situazione cui non è avvezzo e, perciò, se da un lato è ovviamente importante far capire al lettore cosa stia accadendo, per contro è necessario rendere anche lo spaesamento del narratore. Welsh è sempre stato molto abile nel rendere le sensazioni dei personaggi con espressioni sintetiche e precise e, di conseguenza, anche in questo caso ci fa capire che è esploso un colpo dalla canna di una pistola qualche riga prima di scrivere un esplicito "è una pallottola".

Perciò, nel voltare le pagine della copia cartacea oltre l'anteprima digitale, il mio unico timore è che tutto il senso del romanzo si possa essere esaurito nelle prime sei righe:

2-4-6-8, il tacchino non è cotto. I numeri sono la grande ossessione americana. Tutto va quantificato. La nostra disastrata economia: indici di crescita, consumi, produzione industriale, PIL , PNL , il Dow Jones. La società: omicidi, stupri, gravidanze tra le minori, bambini poveri, immigrati clandestini, drogati, stime ufficiali e non. E gli individui: altezza, peso, fianchi, girovita, seno, massa grassa.

Poi, però, vado a cercarmi su WikiQuote gli incipit delle opere di Welsh e, da sola, mi dico: sciocchina.

Clicca sull'icona per leggere l'anteprima gratuita di La vita sessuale delle gemelle siamesi su Google Play:

La vita sessuale delle gemelle siamesi, di Irvine Welsh (ovvero: nero, 2014, 400 pagine scarse)

Madame Freida


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