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"La zampa della scimmia": un interessante esempio di letteratura perturbante nel cinema

Creato il 23 gennaio 2014 da Psichetechne


La letteratura horror-perturbante da sempre ha ispirato registi e sceneggiatori. "The Monkey's Paw", ad esempio, ultima fatica del regista statunitense Brett Simmons, è tratto dall'omonimo racconto dello scrittore inglese William Wymarck Jacobs, pubblicato in Inghilterra del 1902.

Suggestiva la storia e davvero ascrivibile al Perturbante freudiano classicamente inteso: nel suo racconto "The Monkey's Paw", rimaneggiato da Simmons, Jacobs narra dei coniugi White nel momento in cui giungono in possesso di un amuleto misterioso, la "zampa di scimmia". Il potere di questo oggetto deriva dall'incantesimo di un vecchio fachiro secondo il quale era possibile esaudire tre desideri attraverso la zampa stessa. 

I coniugi White, pur sapendo che il possessore dell'amuleto, dopo aver espresso il suo primo desiderio, si era suicidato,  esprimono come loro primo desiderio la richiesta di 200 sterline. Il giorno dopo i coniugi ricevono la notizia della tragica morte del figlio, un incidente sul lavoro per il quale riceveranno come compenso 200 sterline. Nel tentativo di rimediare al loro errore, i White esprimono come secondo desiderio quello di riavere indietro il figlio morto. Il ragazzo ritornerà infatti, ma come zombie. L'unica alternativa che rimane ai due genitori è quella di utilizzare il terzo desiderio per annullare il secondo. 

Il film di Simmons rielabora in chiave moderna questo interessante spunto narrativo perturbante che emerge dal racconto di Jacobs. Qui sotto potete leggere una mia riflessione più accurata dell'opera del regista americano. 

http://www.latelanera.com/cinema/recensioni/recensione.asp?id=4262

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