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Lago Preola e Gorghi Tondi un tesoro nascosto da tutelare, valorizzare e promuovere.

Creato il 14 aprile 2014 da Hugor @msdiaz61
Lago_Preola fauna
Lago_Preola fioreLago_Preola mappaLago_Preola tartarugaLago_PreolaLago_Preola_MuranaLago_Preola1Lago_Preola2Lago_Preola3Lago Preola e Gorghi Tondi un tesoro nascosto da tutelare, valorizzare e promuovere.Lago_Preola5lago preola garzaLago Preola e Gorghi Tondi un tesoro nascosto da tutelare, valorizzare e promuovere.Lago_Preola mappaPer trovare un tesoro bisogna cercarlo: se vuoi vedere la Riserva Naturale Integrale del Lago Preola e Gorghi Tondi, ti devi avvicinare.
Quando meno te lo aspetti, immersa in una vallata che la sottrae ad occhi indiscreti, eccola apparire: una serie di piccoli laghi che complessivamente ricoprono un’area di 335 ettari che da Mazara del Vallo si spinge verso Torretta Granitola rimanendo parallela alla costa per circa un 1 km. Provenendo da Mazara, vedrai per primo il lago Murana, purtroppo asciutto da tempo, e solo dopo il lago Preola, il più grande, e i tre specchi d’acqua di forma circolare, i cosiddetti Gorghi (Alto, Medio e Basso) circondati da una fitta vegetazione palustre tipica degli stagni mediterranei costieri, debolmente salmastri, e sovrastati sul versante meridionale da costoni calcarei in parte ricoperti da macchia mediterranea. L’area infatti è una depressione di origine carsica dove le piogge e il tempo hanno eroso il terreno gessoso fino a formare questi laghetti naturali, ora circondati dalla fitta vegetazione palustre.
I sentieri - La riserva ti aspetta, previa prenotazione, in qualsiasi momento dell’anno ma il periodo migliore è, senza dubbio, la primavera. E’ allora che potrai vederla rifiorire dopo la pausa invernale mentre gli uccelli fendono l’aria. Il wwf, che la gestisce, ha creato un Centro Visitatori, con un’aula didattica multimediale, e due sentieri attrezzati con i relativi osservatori sul lago Preola e sul Gorgo basso.
L’osservatorio sul Gorgo Basso è raggiungibile anche da persone diversamente abili dopo circa 180 metri di un sentiero immerso nella rigogliosa macchia mediterranea. L’osservatorio sul Lago Preola rende agevole l’osservazione di diverse specie di avifauna acquatica, specie nel periodo primaverile, quando alcune di esse hanno nidificato fra i canneti che circondano le acque basse del Preola.
Il sentiero principale inizia nel punto in cui la strada provinciale Gorghi Tondi, attraverso un terrapieno, passa in mezzo ai tre laghetti rotondeggianti di origine carsica (due, l'alto ed il medio, alla sinistra ed uno, il basso, alla destra), e dai quali essa stessa prende il nome.
Ente Gestore: WWF Italia
Via Maccagnone 2/b Mazara del Vallo
Tel: 0923 934055
Per ulteriori informazioni:
www.wwfpreola.it
Come arrivare.
- Dalla A/29 Palermo-Mazara: uscire allo svincolo per Campobello di Mazara e percorrere la SS 115 in direzione Trapani fino al Km 57. Da li, immettersi sulla Strada Provinciale n.85 e seguire le indicazioni.
- Da Mazara del Vallo: alla fine di Via Castelvetrano imboccare la SS 115 in direzione Campobello di Mazara. Prima del viadotto autostradale, imboccare la Strada Provinciale n.85 e seguire le indicazioni.
La Fauna.
lago preola farfalla
Specie rare e nuovi avvistamenti…la riserva offre cibo e riparo a numerose specie di uccelli: il Cavaliere d’Italia che vola spingendo indietro le lunghe zampe, il Tarabusino, specie protetta dalle ali macchiate di nocciola chiaro, la Moretta tabaccata la cui sopravvivenza è sempre più a rischio e il Mignattaio dal becco lungo e ricurvo. Dovete cercare tra le canne se volete individuare gli splendidi e rari esemplari di Aironi rossi e dei più comuni Aironi cinerini, mentre tra le piante potrebbe saltellare l’Upupa con il suo becco ricurvo e la cresta a ventaglio. Il Falco di palude, la Poiana, il Gheppio sono i predatori che potreste vedere più facilmente.
Riconoscerete facilmente scivolare sull’acqua il maschio del Germano reale, per il caratteristico colore verde metallico della sua testa, la Folaga per il piumaggio nero e il becco bianco, il Tuffetto, che deve il suo nome all’abitudine di tuffarsi ripetutamente in acqua alla ricerca di cibo, il Fistione turco, il cui esemplare maschio ha il capo ricoperto da un bellissimo piumaggio oro-rossiccio e lo Svasso maggiore con la doppia cresta sul capo. Le acque del Preola confortano Spatole, Garzette e stormi di Gru che, lasciata l’Africa, si dirigono verso l’Europa per la nidificazione.
Di notevole importanza è pure l’avvistamento sporadico ai Gorghi Medio e Basso della rarissima Anatra marmorizzata. A pelo d'acqua, sotto il caldo sole di primavera, è possibile intravedere le Tartarughe palustri, specie protetta a livello comunitario, ormai legata ai pochi ambienti di acqua dolce rimasti integri nelle regioni mediterranee. Proprio nella riserva del Lago Preola e dei Gorghi Tondi è stata individuata una nuova specie di Emys Orbicularis, la tartaruga palustre europea un tempo molto diffusa ma ora confinata in quelle poche zone umide che sono necessarie alla sua sopravvivenza.
Di recente, nei pressi del lago Murana le guardie della riserva hanno avvistato un esemplare di Pollo Sultano. Inconfondibile per il suo caratteristico piumaggio blu e violaceo, non si vedeva in questi luoghi dagli anni ‘50. La scoperta è notevole in quanto il Pollo sultano è stato oggetto di un progetto di reintroduzione in alcune aree protette della Sicilia orientale. L’osservazione di Mazara del Vallo rappresenta la segnalazione più lontana dall’areale di reintroduzione e permette così di studiarne, in modo inaspettato, il comportamento. Nel fitto della macchia mediterranea inoltre non mancano Volpi, Conigli e Istrici.
La Flora.
lago preola flora
La riserva del Lago Preola e dei Gorghi Tondi gode di una folta vegetazione. La macchia mediterranea si inerpica sui costoni calcarenitici: potete così vedere la Quercia calliprina, specie arbustiva endemica ormai rara, il Leccio, presente soprattutto nel bosco del Catarro, il Lentisco, sempreverde con i fiori raccolti in grappoli, e il Camedrio femmina, dai fiori blu pallido.
Quando gli stessi si gettano a strapiombo nei laghi, ecco apparire, senza soluzione di continuità, la tipica vegetazione palustre delle aree mediterranee: Cannuccia palustre, Scirpo e Tifa. La primavera esalta i colori molteplici della fioritura del prato: Orchidee selvatiche, Anemoni, Asfodeli, Margherite, Tarassaco e la bellissima Scabiosa Atropurpurea con i suoi colori vivaci.
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