laical – 6 luglio

6 luglio, nasce Bill Haley
c’è questo vinile preso a Porta Portese non ha la custodia di carta interna è infilato così nel cartone come una napoli da asporto la copertina è nera ha il volto di Bill Haley stilizzato sui toni del giallo canta ispirato con quel tirabaci sbarazzino sulla fronte il profilo del vinile è visibile da fuori ha lasciato da dentro un’impronta di mani impazienti di adagiarlo sul piatto che gira gira intorno all’orologio poi torna al suo posto nella libreria tra Alvaro Amici e Claudio Villa unica concessione anglofona in questa corte di fiori tresteverini e tacchi e punte e sòre Assunte unica concessione ad un’America che ha liberato mio padre suo malgrado e lo ha fatto danzare e bruciare amori in stamberghe improvvisate di periferia eccolo che vuole insegnarmi i passi sono in quell’età in cui meno mi si rompe i coglioni meglio è ci rimarrò a lungo ma vuole lasciarmi qualcosa almeno un trucco un gioco di prestigio per cavarmela va bene hai visto mai, potrebbe tornarmi utile sta per uscire Grease al cinema non mi servirà nessuno balla così nessuno ha avuto fame in guerra nessuno balla come Monzon picchia non c’è veleno ma lo terrò grazie comunque per il pensiero