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Lanciostory maxi

Creato il 03 agosto 2015 da Lafirmacangiante
LANCIOSTORY MAXINon so più quanto tempo è passato dall'ultima volta che presi in mano un numero di Lanciostory o di Skorpio. Anni comunque, tantissimi. E in ogni caso non mi è capitato poi così spesso. Il motivo principale è uno solo. In molti potranno pensare che questo sia legato alla qualità del prodotto riferendosi più al contenitore che non al contenuto, magari alla non altissima qualità della carta impiegata o ad altre ragioni di questo genere.
Non è così, nonostante sotto questo aspetto le pubblicazioni Aurea (e all'epoca Eura) esibissero non pochi difetti, diversi dei quali presenti ancora oggi in questo primo numero di Lanciostory Maxi e già ampiamente dibattuti in altre sedi (qui e qui ad esempio).
Il vero motivo invece è che quegli strilloni sbandierati in copertina che promettevano all'interno dell'albo dieci fumetti, dodici, otto, diciotto o quanti ne erano riusciti a infilare nel numero specifico, a me hanno sempre fatto venire l'orticaria. Centellinare le pagine di una storia, poi passare alla successiva leggendone un piccolo assaggio, poi ancora una... no grazie, non fa per me. Si, direte voi, ma è la qualità del fumetto che conta. Certo, però io domani vi porto un succulento piatto di pasta, ottimo, vi faccio assaggiare tre penne e poi ve lo tolgo da sotto al naso.
Non so se ci siamo capiti. No, grazie.
Con questo Lanciostory Maxi sembra che almeno in parte il problema (o quello che per me era un problema) sia stato superato, e proprio questo era uno degli obiettivi che si sono posti in casa Aurea: spezzare meno le storie e catturare i lettori come me allergici agli assaggini. Devo dire che non è andata male, nel numero d'esordio abbiamo infatti due episodi completi di Yor il cacciatore (27 pp.), uno de I partigiani (per 22 pp.) e altre tre storie complete. Non male, davvero non male, diciamo che l'andazzo generale ora mi garba parecchio.
I difetti poi rimangono e sono diversi, per conoscerli più o meno tutti vi rimando ai due link di sopra. Personalmente quelli che mi infastidiscono di più sono la difficile collocazione e conservazione di un albo spillato con la copertina così floscia, le scelte grafiche relative alle cover stesse che non rendono giustizia alla rivista e la mancanza della data di uscita originale delle varie storie (e anche della casa editrice magari, thanks!). Trovo invece affascinante la scelta della cartaccia su cui Aurea stampa queste riviste, scelta che probabilmente un minimo incide anche sulla resa visiva delle storie proposte, però non so... in qualche modo mi piace.
Contenuti: a parte qualche strafalcione linguistico imperdonabile ho trovato gli articoli introduttivi parecchio interessanti, nel caso de I partigiani forse più interessanti della storia stessa con le vicende degli autori in una Jugoslavia degli anni '70 sotto questo punto di vista davvero poco conosciuta (e a me totalmente sconosciuta).
Affascina il miscuglio tra ambientazione neolitica e elementi fantascientifici di Yor, il cacciatore e non delude nemmeno il più convenzionale episodio de I partigiani che tra l'altro sfoggia le buone matite di Jules. Non male almeno due delle tre storie autoconclusive mentre mi sembrano abbastanza trascurabili le strip de Le avventure del legionario Beep Beep relegate in ultima pagina.
C'è da aggiustare il tiro e Voi di Aurea cercate di ascoltare i vostri lettori, che poi son quelli che vi danno i soldi. Per me, penso che darò fiducia a questa iniziativa, cercando di migliorare un passo alla volta potrebbero essere soddisfazioni.
Sommario:
- Yor il cacciatore, di Collins (t) e Zanotto (d)
- Il padrone, di Trillo (t) e Mandrafina (d)
- I partigiani, di Lebovic (t) e Jules (d)
- Il gatto, di Armayor (t) e Roume (d)
- Quando soffia il vento rosso, di Mazzitelli (t) e Alcatena (d)

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