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LARDIRAGO (pv). La ricetta del sindaco Facchin: usare al meglio il denaro dei cittadini e gestire un debito fuori bilancio da 800mila euro dell'amministrazione precedente.

Creato il 22 marzo 2016 da Agipapress
LARDIRAGO (pv). La ricetta del sindaco Facchin: usare al meglio il denaro dei cittadini e gestire un debito fuori bilancio da 800mila euro dell'amministrazione precedente.LARDIRAGO (pv). L'amministrazione comunale di Lardirago nonostante mille difficoltà, svolge il proprio mandato a testa alta. 
E' fiera, infatti, del suo operato Mirella Facchin, attuale sindaco aspramente criticato qualche settimana fa dall'ex sindaco del paese Luigi Cella. 
"Il mandato cui dobbiamo rispondere è utilizzare il denaro dei cittadini nella maniera migliore possibile - precisa subito la Facchin -. La motivazione per cui ci troviamo in questo disastro, con 800mila euro di debiti fuori bilancio lasciati dall'amministrazione Cella, risiede proprio nel fatto che lui non ha adempiuto al proprio mandato di amministrare secondo le possibilità del Comune. Di spendere sono capaci tutti, ma a un certo punto i nodi vengono al pettine. Lo stesso commissario prefettizio mi consigliò di chiedere il dissesto".
La situazione finanziaria di Lardirago è in effetti drammatica, con svariati debiti fuori bilancio e poche entrate a garantirne il saldo. 
"Questa situazione spiega la costante perdita di credito di Cella nel corso degli anni, nonché perché un'illustre sconosciuta ha vinto le elezioni contro l'ex sindaco per 500 voti contro 200 - precisa la Facchin -. Possiamo raccontare tutto quello che vogliamo ma alla fine sono gli elettori che ci giudicano". 
La principale critica mossa all'attuale amministrazione da Luigi Cella riguardava la situazione precaria della scuola comunale. "Non è vero che la scuola è a rischio chiusura - precisa subito il sindaco - anzi le elementari hanno raddoppiato le iscrizioni da quando sono qui. Credo fortemente che il sistema scolastico sia per noi, Comune senza grandi attività sul territorio, fondamentale per creare indotto. Abbiamo speso 50mila euro per adeguare l'impianto di riscaldamento e a settembre i bambini hanno potuto regolarmente iniziare le lezioni. Abbiamo cambiato anche il pavimento della palestra, spendendo 30mila euro, 10mila dei quali arrivatici da una donazione". Palestra che, però, era già stata costruita in epoca Cella. 
"La palestra è stata realizzata in maniera irregolare in quanto non dotata di bagni e di spogliatoi autonomi - precisa la Facchin -. Abbiamo posto una porta fra la scuola e la palestra, rendendo utilizzabili bagni e spogliatoi anche dalla squadra di calcio e di pallacanestro in orari non scolastici". Quasi tutte le aule della media e delle elementari (tranne le prime) sono state nel frattempo dotate di Lim. Il sindaco torna poi sulla questione asilo. 
"Le suore non hanno più intenzione di rinnovare il contratto d'affitto in quanto la struttura è obsoleta e loro stesse si rendono conto che i costi di manutenzione straordinaria stanno diventando insostenibili - ammette -. Il contratto d'affitto scadrà nel 2019, prima di quella data troveremo una soluzione. Non sarebbe corretto nei confronti degli elettori promettere senza sapere dove e come reperiremo le risorse: di parlare sono capaci tutti". 

LARDIRAGO (pv). La ricetta del sindaco Facchin: usare al meglio il denaro dei cittadini e gestire un debito fuori bilancio da 800mila euro dell'amministrazione precedente.

ingresso del Cimitero di Lardirago

Fiore all'occhiello del Comune di Lardirago, i volontari, che permettono al Comune di risparmiare tagliando l'erba e tenendo aperto il cimitero, dando vita a una rete di aiuto reciproco prima del tutto assente sul territorio. "Cella manifesta nei confronti degli elettori il livore del piccolo re che ha perso il suo potere - commenta il primo cittadino -. L'unica causa che abbiamo portato avanti in questo periodo è stata per la sua estromissione dal consiglio comunale in virtù di quanto afferma la legge". Il Tuel, in effetti, chiarisce che un ex sindaco non può sedere fra i banchi della minoranza in presenza di liti pendenti per ragioni non legate al mandato comunale. 
E non sarebbe questa l'unica irregolarità attribuita all'amministrazione Cella. 
"Sono state realizzate rotonde sulle strade provinciali nel 2006, compito non certo comunale - ricorda la Facchin -. E' stato aperto un mutuo sul tetto della chiesa, anche quello di certo non è comunale. C'è stato infine uno sversamento di sostanze oleose sulla nuova roggia durante l'amministrazione Cella che avrebbe dovuto essere riparato dal proprietario della cisterna, ma questo signore non è stato neanche messo in mora. Per pagare abbiamo dovuto chiedere alla Cassa Depositi e Prestiti un mutuo, sobbarcandoci problemi non causati da noi". 
Messo in evidenza dall'ex sindaco anche il turn over a suo avviso eccessivo dei dipendenti dell'ente comunale, l'attuale primo cittadino si sente legittimato a raccontare la sua versione dei fatti. 
"Per quanto riguarda l'edilizia, Cella aveva un duplice ruolo: era sindaco e responsabile dell'ufficio tecnico - sottolinea subito -. Il vigile non c'è più perché, quando ha smesso di fare l'autista del pulmino, ha chiesto la mobilità. Non mi piace che la gente lavori per me per forza, quindi gliel'ho concessa. Abbiamo assunto un'altra risorsa in Ragioneria e stiamo pensando a una convenzione con il Comune di Sant'Alessio per avere un agente di Polizia Locale qualche ora a settimana".
Serena Baronchelli

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