Magazine Cinema

Last Shift (2014)

Creato il 20 novembre 2015 da Babol81
Ne hanno parlato tutti nei mesi scorsi, facendomi salire una bella scimmia; così, per il post-Halloween, ho deciso di guardare Last Shift, diretto e co-sceneggiato nel 2014 dal regista Anthony DiBlasi.
Last Shift (2014)
Trama: l'agente Loren, appena entrata nel corpo di polizia, è costretta a fare l'ultimo turno di notte all'interno di una stazione destinata a venire dismessa il giorno dopo. La giovane si ritroverà a dover affrontare fenomeni inspiegabili..

Last Shift (2014)
Last Shift è un altro di quei film a cui il tam tam in rete ha fatto benissimo. Nonostante avessi già apprezzato Anthony DiBlasi con Dread, il suo non è comunque un nome che mi è rimasto impresso, dunque se non avessi letto in giro di Last Shift non avrei neppure cercato di recuperare questa terrificante, angosciante pellicola che, di per sé, non brilla di originalità e parte con una situazione talmente tipica che in quest'ultimo decennio è stata sviscerata in tutti i modi possibili e immaginabili, spesso con scarsissimi risultati. Eppure, durante la visione di Last Shift non è tanto la trama ad importare (abbiamo a che fare con un luogo infestato e con adoratori del demonio ai quali è stata garantita l'immortalità, perlomeno "in spirito") quanto l'impostazione di tutta la vicenda, l'interpretazione di Juliana Harkavy e le scelte registiche e scenografiche. Il film di DiBlasi stimola il senso di impotenza e l'empatia dello spettatore presentando una situazione iniziale plausibile: la protagonista, una novellina alle prime armi desiderosa di fare bella figura e decisa ad onorare la memoria del padre defunto in servizio, è costretta a rimanere sola all'interno di una stazione di polizia in attesa degli agenti chiamati a "bonificare" la saletta delle prove organiche. A sua disposizione l'agente ha solo il cellulare, un telefono interno al quale non dovrebbero arrivare più chiamate e il numero diretto del burbero responsabile, per il resto può contare solo su sé stessa e come ulteriore handicap c'è il fatto che abbandonare il presidio significherebbe perdere lavoro e autostima. Dopo pochissimo tempo, all'interno della stazione cominciano ad accadere le cose più strane e se all'inizio ogni evento potrebbe essere spiegabile ed affrontabile con professionale tranquillità, mano a mano i fenomeni ai quali è costretta a testimoniare la protagonista si fanno sempre più violenti, inquietanti e incontrollabili, portando l'agente a perdere lucidità e costringendo lo spettatore a sopportare assieme a lei tutti gli orrori che si nascondono all'interno della stazione di polizia oltre a crisi di ansia sempre più intense.
Last Shift (2014)
Juliana Harkavy, costretta a reggere sulle proprie spalle l'intero film, offre un'interpretazione magistrale, distante da quella della solita scream queen: l'agente Loren non è una sprovveduta, anzi, affronta di petto tutte le situazioni inspiegabili che le si parano davanti, ma nel corso del film assistiamo ad un crudele gioco di manipolazione psicologica che la trasformerà nell'ombra di sé stessa, una ragazzina dal complesso paterno incapace di distinguere l'incubo dalla realtà. Non che DiBlasi in questo la aiuti, eh. Il regista crea la situazione più angosciante in assoluto, girando un horror quasi interamente illuminato da una luce artificiale fortissima che rende il buio esterno o nascosto in attesa dietro le porte semi-aperte ancora più oscuro ed insondabile. Non so se a voi è mai capitato da piccoli di rimanere soli d'inverno in casa mentre la mamma usciva un quarto d'ora, magari per andare in cantina, e voi eravate costretti a stare in cucina ad aspettarne il ritorno, con la luce del neon che non riusciva a raggiungere il corridoio proprio alle vostre spalle; ecco, in Last Shift succede proprio questo ma in più c'è un'attesa di otto ore, all'interno di un luogo sconosciuto e palesemente ostile. Davanti a questa prospettiva diventano terrificanti anche dei cliché come i filmati che partono da soli, le porte che si aprono, i telefoni che squillano all'improvviso o i fantasmi dall'aspetto demoniaco (il make-up e gli effetti speciali di Last Shift sono fenomenali) perché tutti questi elementi si innestano in un'ambientazione claustrofobica e surreale, senza limitarsi a provocare uno spavento temporaneo ma diventando parte integrante di un orrore fisico e psicologico. Insomma, di nuovo bravo ad Anthony DiBlase, che è stato capace di spaventarmi e turbarmi ancora una volta.
Last Shift (2014)
Del regista e co-sceneggiatore Anthony DiBlasi ho già parlato QUI.
Juliana Harkavy interpreta Jessica Loren. Americana, ha partecipato a film come La mia super ex-ragazza e a serie come The Walking Dead e Constantine. Anche sceneggiatrice, ha 30 anni e tre film in uscita.
Last Shift (2014)
Se Last Shift vi fosse piaciuto recuperate Distretto 13: Le brigate della morte, dal tema simile ma non sovrannaturale. ENJOY!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines