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LATITANZA ovvero FENOMENOLOGIA DELLA CONNESSIONE CON CHIAVETTA

Creato il 06 ottobre 2011 da Lanoisette

Lo so, latito. Potrei addurre mille validi motivi per la mia assenza ma la vera verità è una sola: ci manca ancora la linea ADSL. Che ci volesse qualche giorno per avere il trasloco dalla casa vecchia a quella nuova era previsto, dunque ci siamo attrezzati con la malefica chiavetta a ore, salvo capire dopo un mese di utilizzo, in cui ci guardavamo in cagnesco sopettando che l'altro ciucciasse di nascosto minuti su minuti di connessione, che la tariffazione va a scatti di quindici minuti alla volta, per cui le nostre brevissime incursioni di due, quattro minuti alla volta per controllare posta, blog, FB, titoli del giornale ci costavano quarti d'ora su quarti d'ora delle nostre quaranta ore mensili le quali, divise tra me e il Benza, fanno una mezz'ora al giorno pro-capite. Che, per due che fanno di internet l'uso che ne facciamo noi, son briciole proprio.
Comunque, svelato l'arcano, le cose vanno meglio, ma non tanto: controlla che l'altro non sia al pc, inserisci la chiavetta, connettiti, scarica la posta, apri FB, dai uno sguardo, controlla il minutaggio, apri splinder, leggi i commenti, ricontrolla il minutaggio, ricordati di lasciare aperta la finestra dei commenti, apri tutte le schede dei blog che segui di solito, aricontrolla il minutaggio, apri un paio di giornali online, il minutaggio sta giungendo pericolosamente al quarto d'ora, disconnettiti. Ora, offline, puoi tranquillamente rispondere ai commenti, alle mail, scrivere un post, leggere i blog e i giornali. Ma, purtroppo, commentare è praticamente impossibile, e a me 'sta cosa sta un sacco sulle balle, ché poi pensate che non vi voglio bene e invece mi mancate moltissimo, soprattutto ora che avrei bisogno di sollazzarmi un po' tra la preparazione di una lezione sui Promessi Sposi, due pacchi di verifiche di grammatica, la messa a punto dell'orale del dottorato, un chilo di panni da stirare.
E quindi ho chiamato il servizio clienti di Tiscali (vi risparmio la salita al Golgota che mi è toccata per capire a quale numero dovevo far riferimento) e ho proclamato serafica: "Buonasera, il mio numero cliente è xxxxx. Ho richiesto un trasloco della linea il 16 agosto e il vostro operatore mi ha detto che ci sarebbero voluti trenta/quaranta giorni; dunque ho sollecitato il data 22 settembre e la sua collega mi ha chiarito che dovevo intendere i trenta/quaranta giorni come lavorativi. Oggi è il 6 ottobre e io non sono ancora stata contattata da nessun tecnico. I quaranta giorni scadono martedì 11, se martedì 11 io non ho la linea, sappia che mercoledì 12 chiamo l'Associazione Consumatori. L'ha segnato? L'ha scritto? Sì? Bene, allora grazie e arr..."
"No, aspetti, vedo qui che... insomma, i dati ci sono tutti, basta che vi vengano inviati i codici... può essere che riusciamo ad attivarle il servizio già domani".
Domani, è un altro giorno.


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