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Laura Pausini: dalla Solitudine del buon gusto a The greatest look

Creato il 30 settembre 2015 da Signorponza @signorponza

La premessa doverosa è che io amo Laura Pausini, la seguo da sempre e ho molti amici Laura Pausini, però.

Laura è sulle scene ormai da oltre 20 anni, ha raccolto successi e premi in tutto il mondo e ha venduto milioni di dischi. Tutto questo successo non ha però sempre riguardato anche i suoi look, che hanno vissuto momenti alterni.
In occasione dell'uscita del singoloLato destro del cuore, che anticipa l'uscita del nuovo attesissimo album Simili, ho pensato di ripercorrere un po' l'evoluzione del look della nostra Laura nazionale.

Laura Pausini: dalla Solitudine del buon gusto a The greatest look

1. La solitudine. Del buon gusto

Si sa, gli anni '90 sono stati anni difficili per tutti, e Laura non ne è certo sfuggita. Paradossalmente indossava outfit che sarebbero molto più di tendenza oggi. Iconiche le giacche decorate con alamari, bottoni e impunture dorate.

Laura Pausini: dalla Solitudine del buon gusto a The greatest look

2. Un'emergenza di stile

Siamo nel 1998, viene pubblicato La mia risposta e si inizia a intravedere la luce in fondo al tunnel; Laura si fa crescere i capelli ma anche i fianchi, e per nasconderli inizia a utilizzare delle giacche lunghe e svasate che diventano un suo marchio di fabbrica. In quel periodo andai a vederla in occasione della registrazione della puntata a lei dedicata del Night Express di Italia 1; ricordo ancora quando un tecnico alzò la giacca per sistemarle il microfono e rimasi colpito dalle forme, per così dire, giunoniche.

Laura Pausini: dalla Solitudine del buon gusto a The greatest look

3. E ritorno da te, nonostante il mio look

Siamo negli anni 2000, quelli dell'album in inglese, From the Inside, e del primo best of, E ritorno da te. Laura perde un bel po' di chili, abbandona le giacche e ci mostra che sì, c'è speranza per tutte. Canotte minimal, orrendi jeans a zampa e capelli a caschetto con quella fastidiosa riga in mezzo che non ho mai sopportato.

Laura Pausini: dalla Solitudine del buon gusto a The greatest look
Laura Pausini: dalla Solitudine del buon gusto a The greatest look

4. Io Canto. E mi vesto con criterio

Dal 2006 le cose iniziano a migliorare; Laura pubblica l'album Io Canto, in cui reinterpreta brani di famosi cantanti italiani. Durante lo storico concerto di San Siro si affida a Dsquared e ha la felice idea di indossare un capo ricorrente nel suo guardaroba che per me è un grosso gigantesco no: il pantalone di pelle.

Laura Pausini: dalla Solitudine del buon gusto a The greatest look

Seguirà, nel 2008, l'epoca di uno dei suoi album più belli, Primavera in anticipo. Grazie a Re Giorgio Armani notiamo che finalmente nei look di Laura c'è più personalità e maggior consapevolezza. Poi per uno fissato coi dettagli come me, il microfono abbinato al colore degli accessori è roba da farmi eccitare.

Laura Pausini: dalla Solitudine del buon gusto a The greatest look

Il nuovo corso continua anche durante l'era dell'album Inedito, uscito nel 2011, dove Laura si mostra sempre più figa, fatta eccezione per i costumi del tour dove decide di indossare capi firmati Roberto Cavalli con dei risultati quantomeno discutibili.

Laura Pausini: dalla Solitudine del buon gusto a The greatest look
Laura Pausini: dalla Solitudine del buon gusto a The greatest look

5. The greatest look

Nel 2013 esce la seconda raccolta di successi, 20 - The Greatest Hits, e Laura si affida ancora una volta ad Armani con dei costumi che dimostrano la maggior confidenza col suo corpo ma soprattutto la sua voglia di divertirsi.

Laura Pausini: dalla Solitudine del buon gusto a The greatest look
Laura Pausini: dalla Solitudine del buon gusto a The greatest look

Arrivando agli ultimi tempi, ho capito che il vento stava realmente cambiando quando ho visto la foto dell'outfit indossato in occasione del suo debutto come giudice a La Vox Mexico.

Laura Pausini: dalla Solitudine del buon gusto a The greatest look

La gonna Alberta Ferretti, la camicia di jeans, la collana, il tacco 100: tutto assolutamente perfetto.

Laura Pausini: dalla Solitudine del buon gusto a The greatest look

Da quel giorno in poi è seguita una lunga serie di outfit perfetti, uno più bello dell'altro. Il merito è sicuramente da attribuire anche allo stylist che si occupa dei suoi look ormai da diverso tempo, Nicolò Cerioni, ovvero colui che "è riuscito a vestire quel boiler della Pausini" (cit. La Stryxia). Noi ovviamente ci dissociamo da questa affermazioneinvece.

La verità però è che Laura da tanti anni ci emoziona per la sua musica immensa, per quelle melodie che ci entrano dentro e per quei testi in cui ognuno di noi almeno una volta nella vita si è ritrovato.

Laura Pausini: dalla Solitudine del buon gusto a The greatest look

E in fondo poco importa quel che indossa, una volta tolti gli abiti:

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