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Laurana spegne la sua prima candelina

Creato il 22 settembre 2011 da Paolo Franchini

Laurana spegne la sua prima candelinaNel settembre 2010 approdavano in libreria i primi titoli di Laurana Editore. È passato un anno, alla collana di narrativa italiana (“Rimmel”) se ne è affianca una di varia (“Dieci!”), è stata varata una scuola di scrittura (la “Bottega di narrazione”) e dall’inizio dell’anno prossimo ci saranno numerose novità.

Per festeggiare il suo primo anno di vita, Laurana Editore ha deciso di proporre un doppio appuntamento presso lo Spazio Melampo (via Tenca 7, Milano) per il pomeriggio di sabato 24 settembre.

Ore 17: “Basta parlare di sesso: parliamo di Dio!”

Mentre il dibattito pubblico si occupa delle prese di posizione della gerarchia pro o contro le politiche del governo, o rivanga interminabili discussioni attorno alla morale sessuale, nessuno più sa cosa c’è scritto dentro la Bibbia. E in che modo questo ci riguarda, culturalmente ancor prima che come fatto di fede.

Negli ultimi anni sempre più narratori – non teologi, saggisti o giornalisti, proprio narratori – hanno pubblicato libri che tornano a occuparsi delle storie della Bibbia viste come storie, o meglio ancora come una grande Storia che ne contiene altre. È loro, infatti, il compito di ripopolare l’immaginario di un paese, l’Italia, sempre più smemorato di sé.

Intervengono gli scrittori Valter Binaghi e Giulio Mozzi, autori di 10 buoni motivi per essere cattolici (Laurana Editore, 2011) e il regista Gilberto Squizzato, autore de Il miracolo superfluo. Perché possiamo essere cristiani (Gabrielli, 2010). Insieme a loro Alessandro Zaccuri, romanziere e critico, autore di In terra sconsacrata. Perché l’immaginario è ancora cristiano (Bompiani, 2008).

Ore 18,30: “La letteratura italiana è morta, viva la letteratura italiana!”

A che punto siamo arrivati? Cosa accade nei laboratori della narrativa italiana e nelle redazioni delle case editrici? È possibile che il sistema editoriale abbia sviluppato pratiche e tempistiche che invece di favorire gli autori tendono a farli rigare diritto per poter rendere al meglio sul mercato? E che ruolo hanno i premi letterari, in tutto questo?

Milano è la città per eccellenza dell’editoria libraria. Qui hanno inoltre sede le principali testate nazionali. Se dunque c’è un luogo in cui ha senso fare il punto della situazione, è proprio questo.

Intervengo gli scrittori Alessandro Bertante, candidato all’ultimo Premio Strega con il suo Nina dei lupi (Marsilio), e ideatore di Officina Italia insieme ad Antonio Scurati, e Gianni Biondillo, redattore di “Nazione Indiana” da poco in libreria con I materiali del killer (Guanda). Insieme a loro il critico letterario Daniele Giglioli, col suo saggio Senza trauma. Scrittura dell’estremo e narrativa del nuovo millennio (Quodlibet), e il giornalista Luigi Mascheroni de “Il Giornale”, autore del Manuale della cultura italiana (Excelsior 1881). Coordina Gabriele Dadati (Laurana Editore).


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