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Lav umbria: diciamo il nostro no assoluto e totale alla caccia con l’arco

Creato il 26 luglio 2014 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

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http://firmiamo.it/il-nostro-no-assoluto-e-totale-alla-caccia-con-l-arco-1#petition
cervoLa Giunta Regionale umbra con l’assessore alla Caccia Fernanda Cecchini in testa ha ben pensato di accogliere la richiesta dei cacciatori e delle loro associazioni con un’ulteriore modifica al già pessimo Regolamento Venatorio. In Umbria:
la caccia di selezione a daini, caprioli, cervi e mufloni potrà essere effettuata anche con l’arco e le frecce.
Nel regolamento si legge: ”I selettori, muniti di apposito attestato, debitamente
formati e iscritti negli elenchi provinciali dovranno presentare una certificazione sottoscritta da un istruttore della Federazione italiana arcieri di tiro in campagna (Fiarc) o della Federazione italiana tiro con l’arco (Fitarco) che attesti una prova di tiro da una distanza non inferiore a 30 metri per l’arco ‘compound’ e 20 metri per l’arco tradizionale. Deve infatti essere assicurata l’efficacia immediata del gesto venatorio, affinché gli animali non siano vittime di inutili atrocità”
Com’è possibile solo pensare che un animale colpito da una freccia resti sempre “sul posto”: se non morirà si allontanerà con la freccia in corpo, verso una morte per dissanguamento o da ferita infetta in un’agonia senza fine.
Siamo “toccati” dalle dichiarazioni dell’Assessore che precisa di “RISPETTARE LA NATURA E GLI ANIMALI”, tremiamo al pensiero se in un futuro dovesse smettere di RISPETTARLI, O DI AMARLI COME DICONO I CACCIATORI, quali altre modifiche potrebbe apportare alla Legge Regionale dell’Umbria CHE NASCE GIA’ PEGGIORATIVA ALLA 157.
La LAV – Lega Anti Vivisezione di Perugia
NON CI STA! E URLA IL SUO NO!
LA CACCIA DEVE ESSERE SOPPRESSA SOTTO QUALSIASI FORMA. NON VA CERTAMENTE RINFORZATA CON NUOVE/VECCHIE TECNICHE OBSOLETE E BARBARE CAMUFFATE DA INTERVENTI ECOCOMPATIBILI E ADDIRITTURA ETICI.
Forse è il caso che anche la politica guardi e pensi meno ai “ritorni” in termine di voti ma che prenda coscienza che esiste una maggioranza di cittadini che aborrisce la caccia, oggi forma di esclusivo divertimento, e che chiede una politica morale e bella volta alla tutela di ogni cittadino, sia esso umano che non umano.
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