Magazine Diario personale

Law and Disorder

Creato il 14 maggio 2014 da Pontomedusa @Pontomedusa

Law_&_Order

A me piace Law and Order.
Sono fortunata, perché in televisione, da qualche parte, stanno sempre mandando in onda una puntata di Law and Order. Con cinque serie all’attivo, con decine di stagioni ognuna, sparpagliate su almeno cinque canali, non è difficile. La serie originale l’hanno dovuta chiudere perché andava avanti da così tanti anni che gli attori storici hanno cominciato a morire di vecchiaia.

Adesso ci sono le nuove puntate di SVU. E’ la serie che tratta dell’unità che si occupa di crimini sessuali.
Nelle prime stagioni, ogni puntata era un giallo avvincente, ogni tanto veniva messo in luce qualche dettaglio della vita degli investigatori, che risultava anche interessante, visto che li vedevamo settimana dopo settimana.

Ora, invece, spesso il Crimine della Settimana è solo una scusa per mettere in scena una puntata di soap opera sulla vita di uno dei personaggi, soprattutto di quelli che sono nel telefilm da un anno scarso, di cui, cioè, c’importa ‘na sega non ci interessa molto.

I crimini, poi. Sicuramente il tema è inquietante a prescindere, ma nelle ultime stagioni abbiamo stupri nelle situazioni più incredibili: in una stanza con la porta aperta durante una festa, ad un concerto in mezzo al pubblico.
Mi domando se non sia un comblotto per convincere le donne occidentali a chiudersi in casa e non uscire più, nemmeno accompagnate. Però in realtà no, visto che ci sono anche storie di donne aggredite in casa mentre dormono.
Oppure c’è qualche pazzo in fuga, e metà episodio è costituito da gente che corre di qua e di là, così gli autori non si devono sforzare tanto a scrivere la trama.

Ma io lo guardo lo stesso, anche se mi fa venire gli incubi, o forse proprio per quello. Riesce in quello in cui i film horror attuali falliscono: dare un brivido genuino.
Come le montagne russe. Anche se in questa stagione ho l’impressione che le montagne russe si stiano trasformando in calcinculo.


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