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Le acque torbide di Javel di Léo Malet

Creato il 08 febbraio 2016 da Leggere A Colori @leggereacolori

Informazioni sul libro
Titolo:
Autore: Léo Malet
Pubblicato: Fazi
Collana:Darkside
Genere: Noir
Pagine:

In libreria da febbraio 2016

L’aria di dicembre è piuttosto dolce, quest’anno, ma a Hortense Demessy non importa. Incinta e senza un soldo, chiede l’aiuto di Nestor Burma: dovrebbe ritrovare suo marito, un vecchio clochard che è sparito senza lasciare tracce. Burma fa il giro del quartiere, consulta la veggente Zorga Tinea, da lui soprannominata la Pizia rispettosa, interroga Wanda di place de Breteuil e la raggiante Jeanne, che abita in un orribile palazzone popolare. Continua a cercare e visita le fabbriche della Citroën, il Bal Nègre di Rue Blomet, il caffè di Rue Payen. Setaccia anche i dintorni di Pont Mirabeau. Non trova il disperso, ma s’imbatte in una serie di cadaveri.

Léo Malet è nato nel 1909 a Montpellier, figlio di una sarta e di un impiegato, rimane prestissimo orfano. È il nonno bottaio, grande lettore, che si prende cura di lui e lo inizia alla letteratura. A sedici anni si trasferisce a Parigi in cerca di fortuna. Vive alla giornata, fa l’impiegato, il manovale, il vagabondo, il gestore di un negozio d’abbigliamento, il magazziniere, il giornalista, la comparsa cinematografica. Dopo una dura esperienza in un campo di concentramento nazista, nel 1941 inizia a scrivere polizieschi firmandosi con svariati pseudonimi. Nel 1943 pubblica 120 Rue de la Gare, con cui esordisce la sua creazione narrativa più celebre: l’investigatore privato Nestor Burma, protagonista di una trentina di avventure. Muore nel 1996.




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