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Le acrobazie di Casini su caso Polverini

Creato il 25 settembre 2012 da Gaetano61
Molti commentatori hanno evidenziato il tempismo di Casini nella scelta di ritirare la fiducia alla presidente del Lazio, Polverini, rispetto alla  condanna  pronunciata dal presidente dei vescovi italiani, Bagnasco. Come se il giudizio sullo scandalo dei fondi pubblici del consiglio regionale laziale, avesse avuto bisogno del timbro della Conferenza episcopale italiana! E così, alla fine, anche Pier Ferdinando il "temporeggiatore" è giunto alla decisione di chiedere le dimissioni dell'impresentabile Polverini, ma sempre con il suo stile democristiano, un po' datato e molto ipocrita: intervistato da Bianca Berlinguer al Tg3 delle 19 di ieri, Casini non ha parlato di dimissioni della Polverini, ma di "ridare la parola agli elettori": Il volto del Nostro, come appariva dal teleschermo, non era, come al solito, rilassato e venato da quell'ironia (sempre contenuta, come da vero ex Dc, s'intende) che gli abbiamo visto altre volte, propria del grande tattico che attende fino all'ultimo di fare la propria mossa, nella speranza di mettere fuori gioco i suoi concorrenti: no, questa volta Casini era scuro in volto, un po' più agitato, forse perché stava capendo che mancavano davvero pochi minuti alla fine della partita, e che da lì ad un quarto d'ora la Polverini avrebbe annunciato in conferenza stampa le sue dimissioni. Dopo aver partecipato alla triste vicenda della maggioranza di centro-destra alla Regione Lazio, Casini voleva mettere il cappello sulla retromarcia moralizzatrice, una manovra senza dubbio spericolata: 


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