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Le aliquote Imu sulle case popolari lasciano esterrefatti: l’Anci propone di limitare il danno

Creato il 30 maggio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

E’ difficile pensare positivamente a una tassa sulle case popolari, chiunque la paghi, comunque venga usata. Il segnale che viene dato scuote il sistema nervoso. Si vanno a prendere i soldi dove si è certi di trovarli. E di patrimoniale non sui meno abbienti ma su chi sta economicamente anche troppo bene non se ne parla certo più, per quanto nella Confindustria non avrebbe fatto scandalo.

Oltretutto l’aumento della richiesta di alloggi è dovuto proprio ai nuclei familiari in grave crisi, come ha spiegato lo stesso presidente dell’Aler Mino Jotta, che ha poi protestato per queste aliquote governative. Al di là delle posizioni politiche non si capisce l’accanimento sulla casa se non come un clamoroso sviamento politico. E’ vero che il governo deve essere sicuro di ottenere delle entrate e che questi capitoli d’entrata sono più certi di altri (un particolare che non va trascurato), ma l’incasso non sarà granché. E una patrimoniale applicata subito, anche non di gran rilievo, oggi forse avrebbe già dato risultati più rassicuranti.

L’Anci s’impegna nel contenimento del danno, ovvero perché si applichino almeno le aliquote minime, come afferma il presidente della Consulta Casa dell’Anci Claudio Fantoni. Il documento, nella sua fragrante interessa, è disponibile cliccando qui.

Le aliquote Imu sulle case popolari lasciano esterrefatti: l’Anci propone di limitare il danno

p.z.

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