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Le Borse ed il … mal di mare

Da Pukos
Le Borse ed il … mal di mare

Non si ferma la volatilità

Si salvano dalle vendite WDF, Atlantia, Campari, Prysmian ed Stm. Forti storni per il comparto bancario e quello del lusso, male UnipolSai.

E’ vero che i vecchi operatori ricordano sempre il detto che le Borse vanno su e giù come … le onde del mare (o … insomma avete capito), ma qui anche i “lupi” più navigati rischiano la cinetosi.

Fortunatamente Wall Street ha mitigato i ribassi, ma la nostra Piazza Affari ha comunque lasciato sul terreno più di un punto percentuale soprattutto a causa dei ribassi registrati dai titoli del comparto bancario.

Partito sulla parità il nostro Ftse Mib (-1,29%) ha visto ben presto prevalere le vendite, il calo è continuato senza soluzione di continuità fino all’apertura delle contrattazioni a New York.

Gli indici americani, partiti molto male sull’onda di quanto stava accadendo in Europa, hanno ben presto recuperato e limitato decisamente i ribassi, contribuendo a far tornare un po’ di acquisti anche nel Vecchio Continente.

Sul nostro listino principale si è ben comportato in particolare World Duty Free (+1,12%) che ha terminato le contrattazione nei pressi del massimo di giornata, confermando così la sensazione che il peggio sia alle spalle.

Dovremmo fare un discorso analogo anche per Atlantia (+0,79%), mentre al momento dovremmo limitarci a ritenerli rimbalzi i rialzi odierni di Campari (+0,53%), Prysmian (+0,35%) ed Stmicroelectronics (+0,08%).

Esaurite così le frecce verdi di giornata volgiamo lo sguardo alla parte bassa della classifica, maglia nera per un titolo del comparto del lusso: Salvatore Ferragamo (-3,43%), anche oggi il settore ha sofferto e Tod’s (-2,42%) è sceso ai minimi da oltre due anni, era infatti dal 7 agosto del 2012 che il titolo non terminava le contrattazioni ad un livello così basso, per Diego Della Valle gli affari non sembra che vadano molto bene.

Abbiamo anticipato, però, che il responsabile maggiore del calo odierno è ancora una volta il comparto bancario, queste le performances giornaliere: BpM (-2,81%), Mediobanca (-2,58%), Banca MPS (-2,52%), Bper (-2,35%), Banco Popolare (-2,09%), Intesa Sanpaolo (-1,98%), Unicredit (-1,93%) ed Ubi Banca (-1,62%).

Storna nuovamente UnipolSai (-2,59%) così come Telecom Italia (-2,26%) che frena proprio nel momento migliore, quando tutti si aspettavano un chiaro attacco verso quota 1 euro.

Continua poi il momento no di A2A (-2,10%), speriamo che, come già diverse volte è accaduto in passato, tenga quota 0,75 euro, altrimenti si aprirebbero scenari davvero preoccupanti.

Continua infine l’altalena di Azimut (-1,92%) che riflette pienamente il momento di incertezza che caratterizza la nostra Borsa.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro 


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