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Le “brave” persone

Creato il 10 luglio 2015 da Morgatta @morgatta

Chiacchierando con le mie amiche over 30 accasate (ma anche no) è ripetutamente uscito fuori il tema di avere accanto una “brava persona. Grazie a Enrica ci ho meditato su…
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Ma com’è Mario” – “E’ tanto una brava persona…“. Con quest’affermazione, solitamente, l’immagine del “Mario” in questione si tinge di grigio, assumendo immediatamente la connotazione di un uomo palloso, noioso, medio, senza ambizioni, senza picchi di vitalità. Bravo. Bravo che diventa anche un po’ sinonimo di sfigato. Perché siamo state tempestate (e lo siamo tutt’ora) di immagini e stereotipi maschili di belli e dannati, stronzi e impossibili, tormentati ma con gran cuore, terremotati che promettevano una vita spericolata ma senza promesse. Fin dall’infanzia: solo Georgie ha preferito lo sciapo Lowell allo scapestrato Arthur, ma tutte noi abbiamo sempre parteggiato per il fratellastro (vero?). Ma è ora di sfatare questo mito:

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Ecco perché passati i 30 anni sarebbe auspicabile avere accanto un brav’uomo (o una brava donna). Ma cosa vuol dire essere una “brava persona“? Rifletteteci: quante delle persone che vi girano intorno potreste definire “brave”? Encefalogramma piatto?…ma noo, sono sicura che qualcuna esce. Riflessione numero due: quanti dei vostri ex o attuali compagni sono “brave persone”? …vabbè, provo ad aiutarvi, ragioniamo insieme…

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La prima cosa che mi è venuta in mente è il lavoro: una brava persona è quella che lavora, che ha delle passioni che lo spingono in avanti, che ama quello che fa o cerca comunque di farlo al meglio. Onestamente. Che c’è tanta di quella gente che lavora ma che pur di arrivare farebbe persino lo sgambetto al collega zoppo. E quelle non sono per niente brave persone, ma piccoli stronzi egocentrici (ne è pieno il mondo). Quelli che invece non fanno niente o fanno poco, convinti che la soluzione un giorno arriverà dall’alto perché il Cosmo avrà pietà di loro che nel frattempo fanno le cozze a spese di qualcuno/qualcuna, sono disonesti e opportunisti alla stregua dei primi. Pessimi compagni di viaggio, un’inutile zavorra da portare appresso.

Una brava persona è civile ed educata. “Eh, vabbè, ma un’educazione l’hanno avuta tutti“. No, questa cosa dell’educazione non è un assioma esistenziale, ovvero dal momento che sei al mondo  ti viene impartita per forza. Ad alcuni manca, altri l’hanno disimparata, altri ancora non avendola ricevuta continuano a dare la colpa agli incriminati madre&padre che hanno commesso errori. Perché è sempre colpa dei genitori. Non tua che a 40 anni non hai fatto un passo per apprendere in cosa consiste essere gentili ed educati. E non parlo dell’educazione formale fatta a forma di galateo, ma di quella civile che permette la normale convivenza tra esseri umani pensanti. Scarseggia.

Nell’universo permeato da bugiardi, imbroglioni e cazzari, trovare una persona che dice la verità è un’impresa ardua. Ma non impossibile. Le piccole bugie bianche sono tollerabili (e in fondo chi non ha mai detto una bugia in vita sua mi scriva un commento qui sotto che la intervisto subito), ma ci sono uomini (e donne) che vivono sulle menzogne: quelle che raccontano a se stessi, quelle con le quali giustificano delle azioni non propriamente corrette, quelle che dicono agli altri, nascondendo vizi, debolezze e vite parallele. Ne ho viste, e purtroppo vissute, una quantità industriale. Situazioni e persone che lasciano distrutta la propria compagna dopo averla presa per il culo per anni.  E posso ammettere senza trattenermi che i bugiardi mi fanno schifo! Delicata, lo so, ma almeno onesta ;)

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Una brava persona è generosa, non di beni materiali o di plateali offerte a enti benefici svariati (che anche queste cose si possono fare benissimo in silenzio), ma di tempo, di attenzioni, di piccole accortezze verso il prossimo (il prossimo è anche la propria madre/sorella/nipote e non necessariamente il bambino di un altro continente sostenuto a distanza, che va benissimo, ma a volte serve iniziare da “vicino”). Perché in fondo un po’ egoisti lo siamo tutti, ma vedere solo se stessi è davvero un limite. Se incontrate qualcuno che riesce a guardare davvero oltre il proprio naso…tenetevelo (egoisticamente) per voi!!!

Quindi, dopo “una certa“…

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E su questo argomento vorrei qualche vostro parere, ho bisogno di confrontarmi con i miei “bravissimi” lettori…:) Buon fine settimana!



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