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Le case discografiche sono morte

Creato il 02 dicembre 2010 da Piero Iacono

 

Le Case Discografiche sono Morte

Foto: Flickr

Fino a qualche tempo fa il sistema in voga era il seguente: se un artista non si legava ad un marchio discografico in grado di controllare buona parte del canale di distribuzione, era tagliato fuori.
Oggi, invece, l’industria musicale – nella sua parte non conservativa - premia la libera espressione dell’arte. In altre parole, diffonde i benefici del suo lavoro su un più alto numero di artisti.
Ci sono, infatti, più musica, più artisti e la possibilità di raggiungere spettatori eterogenei, in formati diversi ed a costi ridotti.
Tutti i musicisti che hanno vissuto sul vecchio sistema delle grandi case discografiche, stanno progressivamente uscendo dal mercato ( anche se, per ora, continuano a mantenere alcuni benefici di status come il merchandising e le licenze ).
La realtà è che:

  1. Molti musicisti stanno guadagnando soldi, pur non appartenendo al vecchio sistema della Casa Discografica.
  2. Il costo di acquisto della musica si è notevolmente abbassato, al contempo migliorando le percentuali di guadagno degli artisti ( pensate al fenomeno iTunes ).
  3. Sempre più persone ascoltano, condividono, acquistano e vogliono essere coinvolti nel progetto artistico pensato per loro.
  4. La tecnologia ha reso possibile a chiunque la distribuzione della musica. In altre parole, non esiste un soggetto terzo che prende decisioni editoriali.
  5. Le vendite di chi crea e distribuisce musica fuori dal sistema tradizionale sono in aumento

So che quest’ultima affermazione può sembrare azzardata: si ha sempre l’impressione che le entrate, per chi lavora nella musica, siano in calo. In realtà, non è così. Sono in calo,infatti, le entrate relative alla vendita degli album ( sia in formato Cd che elettronico ) ma non quelle relative alle singole canzoni.
La spiegazione è semplice. Se ci pensate, in un album contenente 14-16 canzoni, siete, al massimo, interessati ad 3-4 canzoni. Perché dovreste pagarne 14 o 16 ?
Se offrite al vostro pubblico la possibilità di scegliere ciò che preferisce ascoltare, vi premierà.
Se, quindi, dovessi consigliare ai miei amici artisti una strategia efficace per vendere la loro musica, gli direi : “ Vendete le singole canzoni a 0,99 centesimi


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