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Le cause della dispersione scolastica

Da Psychomer
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Azzurra Spreafico
luglio 16, 2010Posted in: pedagogiaLe cause della dispersione scolastica

La Dispersione Scolastica è un fenomeno in aumento che va contrastato in quanto la scuola è una tra le agenzie formative più importanti nella formazione e nell’educazione degli alunni, che sono i futuri cittadini. Investire su progetti che favoriscono la scolarità significa lavorare sul singolo ma con lo scopo di ottenere  un effetto generalizzato e diffuso di benessere su tutta la società. 

Il disagio scolastico è sempre frutto di una combinazione di cause. Bisogna riconoscerle per meglio studiare e predisporre interventi adeguati.

 Il contesto di riferimento rinvia ad altri tre ambiti che spesso concorrono alla creazione del disagio scolastico:

  • LA FAMIGLIA:

La famiglia è il luogo dove il soggetto si attua come persona: è qui che si realizza l’esperienza fondamentale dell’uomo della relazione profonda con l’altro dove si percepiscono e si sperimentano i valori, dove si prende consapevolezza del significato della vita e della fiducia nel futuro. Educare ed essere educati è un bisogno insopprimibile dell’essere umano.[1] In questo senso la famiglia è il luogo originario dell’educazione da cui non è possibile sfuggire. La famiglia educa perché non può farne a meno, perché vive di relazioni, di reciprocità e di corresponsabilità.

L’educazione familiare è fondamentale ed è la prima non soltanto in ordine di tempo ma anche per rilevanza . Scrive Cabanas: “L’educazione familiare segna l’individuo per tutto il resto della sua vita, conferendogli un’impronta che ne condizionerà l’intero sviluppo umano e culturale. Quanto verrà poi aggiunto dall’educazione è un semplice complemento, il cui successo dipenderà dalla validità della disposizione della prima base[2]”.

Tuttavia i cambiamenti che stanno attraversando il sistema famiglia, specialmente le separazioni e i divorzi, stanno mettendo a dura prova sia i genitori che i figli. Il disadattamento scolastico può esserne una conseguenza, una domanda di attenzione verso i genitori. A loro volta i genitori mostrano disagio e preoccupazione quando i figli presentano difficoltà a raggiungere la sufficienza nelle discipline; certe volte delegano il compito alle associazioni extra scolastiche, altre volte vorrebbero fare di più ma si rendono conto di non avere gli strumenti adeguati. Spesso il disadattamento scolastico diventa fonte di numerosi litigi in famiglia, che certamente peggiorano il contesto e quindi anche la situazione problematica stessa. Il voto si trasforma in un giudizio sulla persona, piuttosto che sulla prestazione, creando un’atmosfera negativa che abbatte l’autostima e la percezione positiva del sé.

  • LA DIDATTICA:

La didattica tradizionale (spiegazione frontale/studio mnemonico/verifica, interrogazione) non è adattabile a tutte le esigenze degli alunni. Numerose ricerche dimostrano infatti come l’utilizzo di didattiche innovative (per esempio nell’ambito del WEB 2.0) che prevedono la costruzione della conoscenza, piuttosto che l’acquisizione passiva, risultano su larga scala molto più efficaci. Esse infatti puntano a stimolare la motivazione interna ad apprendere, piuttosto che quella esterna del voto; le prove di valutazione sono strutturate in modo tale da essere affrontate con serenità e di contenere al suo interno il feed back valutativo rispetto al raggiungimento o meno degli obiettivi iniziali disposti dall’Insegnante.  Il punto cruciale è sicuramente l’autovalutazione di sé che incide fortemente sulla formazione della personalità dell’allievo, in particolare sulla capacità di resilienza e sulla percezione delle proprie potenzialità, nonché la voglia di volerle mettere in atto. Gli insuccessi ripetuti, specialmente quelli scolastici, portano l’alunno a considerarsi “poco capace e di poco valore” generando spesso comportamenti di disagio che, insieme ad altri fattori negativi, possono portare alla devianza, alla dispersione scolastica, all’opposizione all’autorità, alla solitudine e all’indifferenza. Il bisogno di autorealizzazione, ovvero di sentirsi persone capaci e di successo, e il bisogno di sentirsi un valore per l’altro sono fondamentali per ogni persona. In adolescenza  si aggiunge inoltre il bisogno di differenziarsi dagli adulti e il bisogno di autodeterminazione, ovvero di compiere da soli le proprie scelte.

Le cause della dispersione scolastica

Spesso la scuola fa fatica ad affrontare da sola i bisogni che emergono dagli allievi, specialmente in alcune fasi critiche come l’adolescenza. Rispondere in maniera efficace con una didattica innovativa sembra essere la strada giusta da percorrere. Ciò che è certo è che la scuola rimane un luogo significativo nello sviluppo della persona e come tale va aiutato a esplicare nel miglior modo il suo compito educativo.

Un’altra possibile causa è rintracciabile nella mancanza carenza di un metodo di studio adeguato; (“adeguato” al metodo di didattica tradizionale). Anche le carenze di base contribuiscono a peggiorare una situazione di per sè già critica. Le lacune, sia logiche che concettuali, sono spesso segnalate dagli insegnanti e dagli stessi allievi, come se ci fosse “un salto” che solo una piccola èlite può superare con successo.

Vi sono poi le cause personali tra cui rientrano i fattori psicologici legata a situazioni emotive particolarmente fragili. In particolare le Persone ansiose e fragili sviluppano più facilmente malessere, specialmente se questo è acuito da ripetuti insuccessi scolastici. Il disturbo di attenzione e iperattività può pregiudicare l’adattamento dell’alunno in un ambiente strutturato, così come è la scuola di oggi.

  • LA SOCIETA’

I fattori sociali raccolgono tutte le “povertà” del nostro tempo: non si tratta solamente di povertà economiche, ma anche di deprivazione culturale, di scarsa scolarità, di quartieri degradati dove è diffusa l’illegalità e dove c’è carenza di servizi educativi/ricreativi per l’extra scolastico.

 

CONCLUSIONE

In questo quadro si nota la COMPLESSITA’ dei fattori che concorrono alla creazione del Disagio Scolastico, quasi a rendere difficile il confine tra ciò che è una causa e ciò che è una conseguenza.

Sicuramente non può essere utile ai fini formativi perdere tempo a “cercare il colpevole” , probabilmente si tratta di un disagio multifattoriale, in cui concorrono sia la famiglia, la didattica, i fattori personali e la società. Ne deriva una chiara indicazione ai fini della progettazione: ovvero che ciascuno progetto educativo coinvolga tutti gli elementi e gli attori presi in considerazione, in modo da risultare coerenti ed efficaci rispetto al quadro di partenza


[1] F. BELLETTI, Responsabilità educative della famiglia e contesto sociale, in F. MAZZUCCHELLI (a cura di), Il diritto di essere bambino. Famiglia, società e responsabilità educativa, Milano, Franco Angeli, 2008, p.79

[2] J. M. QUINTANA CABANAS, Basi filosofiche della pedagogia familiare, in L. PATI (a cura di), Ricerca pedagogica ed educazione familiare, studi in onore di Norberto Galli, Milano, Vita e Pensiero, 2003, p.195-6

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Le cause della dispersione scolastica
Azzurra, Pedagogista e educatrice professionale laureta in scienze dell'educazione e laureanda in scienze pedagogiche. Se vuoi sapere altro di me leggi alla pagina -chi siamo- oppure aggiungimi in facebook (Azzurra Spreafico). ecco la mia email, nel caso tu voglia contattarmi: [email protected] Sito personale: www.pedagogistaleccobrianza.it

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