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Le Chiavi della Felicita’

Creato il 20 gennaio 2012 da Weesh_growing_ideas @Weesh_web

E’ un dono che piomba dal cielo oppure una breve – eppur intensa – predisposizione del nostro cervello. Probabilmente un’azione simultanea e combinata dei due fattori. Poco importa: la felicita’ e’ nelle cose semplici. Una canzone trascinante o sdolcinata, un intenso abbraccio con la persona amata, un panorama, una giornata al museo, un esame superato e cosi’ via… A ciascuno il proprio tipo di felicità, basta accorgersene ogni qualvolta ci passa accanto. Per non farci sorprendere con lo sguardo assente o – peggio ancora – con gli occhi chiusi, bisogna coltivare costantemente alcune accortezze. Non un decalogo, ma quasi.
Innanzitutto ritrovare la stima in se stessi: si tratta di una dimensione della personalità che ha bisogno di essere alimentata. Suggeriscono gli psicologi: a fine giornata evitiamo di ricordare – come spesso sovviene – le cattive notizie. Il compito e’ invece quello di pensare positivo (volgere la mente anche ad un risibile successo, oppure ad un complimento ricevuto), in modo da regalarsi un minimo compiacimento.
Coltivare, quindi, buone relazioni con gli altri, coccolare le amicizie. Dare agli altri prima ancora di ricevere, rimboccarsi le maniche per le persone cui si vuole bene e gli amici. Pensare agli altri e’ importante quanto curare se stessi.
Concedersi piccoli piaceri. Gioie piccole ma frequenti aumentano la concentrazione di endorfine, alias ormoni rilassanti e molecole di felicità. Un bel tramonto, un film coinvolgente o un caffe’ da gustare in compagnia.
Riconciliarsi con il proprio passato. Al bando vecchi rancori e giu’, senza temporeggiare, quei bocconi non eccessivamente amari. Il tarlo antipatico di un (o una) ex della propria partner? Problemi familiari? Vanno accantonati il piu’ repentinamente. Magari scaricarsi parlandone con un’amica, anche se il motivo di discordia fosse delicato. In casi particolari o pesanti (per esempio eventi luttuosi) rivolgersi a uno specialista puo’ rivelarsi la soluzione giusta.
Sviluppare la creatività. Il gusto dell’ignoto equivale a una sfida perenne. Spingere di piu’ il tasto della creativita’ che ciascuno – in campi differenti – possiede. La semplice curiosita’ aiuta a sconfiggere la routine. Una sperimentazione ardita ai fornelli, un viaggio tutt’altro che organizzato. Tutto serve all’uopo, anche gli inevitabili sbagli.
Parola d’ordine, insomma, sforzarsi. Quel che conta e’ che nel maggior numero di giornate possibili per ciascuno di noi la colonna sonora possa essere la travolgente e scanzonata “Happy” di Alexia.

Francesco Rella @FalloSapere

 


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