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Le ciambelline al vino e quant'è bona la Sora Assunta

Da Saramartina21
Pubblicato da monica pennacchietti a 07:54 04/06/13 ....Lo vedi ecco Marino la sagra c'è dell'uva.......
nanananana
.....Semo ragazzi de 'sta Roma bella e le ragazze famo 'nnamorà.
nanananana
........E daje de tacco e daje de punta e quant'è bona la sora Assunta.
E andiamo col revival folkloristico a braccetto con Romolo e Remo,lupa compresa!
Ma il vino invece di metterlo nelle ciambelle te lo sei bevuto direte voi.
Ma de che ,dico io e qui mi fermo con lo slang romanesco
Questa specie di juke-box degno del miglior Lando Fiorini per introdurvi ad uno dei dolcini più tipici dei Castelli Romani,la mitica ciambellina al vino
Mitica perchè tanto sia se siete oriunde di questa zone o trapiantate come me,è la prima cosa che le mamme vi fanno fare quando in un pomeriggio buio e tempestoso avete deciso di rompere le zucchine alle vostre genitrici.
"A mà m'annoio"
"Leggi"
"Non mi va"
"Gioca con le Barbie"
"Non mi va"
"Gioca con le costruzioni"
"Non mi va"
E allora viè qua bella de mamma che te sistemo io.Spianatoia infarinata,tazzine del caffè come efficiente sistema di misurazione degli ingredienti e via.Una specie di Didò o Pongo antesignano.
E tu alta come un soldo di cacio ti metti lì e impasti.E se invece di ciambelline realizzi capovalori degni del miglior periodo cubista fa niente.La genitrice chiude un occhio e tu assapori le mitiche che sono buone comunque fossero fatte anche a forma di dinosauro.
Non c'è casa qui nei castelli Romani dove non vengono proposte.La ciambellina al vino è quella classica ricetta che trovi appuntata su fogli oleosi,su vecchi quaderni ingialliti.Appartiene a quel tempo dove la trasmissione del sapere culinario era prettamente basata sulle dosi ad occhio e,sui fogli volanti e sul passaparola.
"Sora Assunta,ma lei che ce mette er vino rosso o bianco"
"Ah io solo er vino rosso"
Io le ho sempre adorate .Ma ,rispetto quelle che si trovano nei forni qui ,c'era sempre qualcosa che mancava.Un retrogusto tipico che nelle mie ricette aleggiava come un fantasma e io non riuscivo a produrre.
Questo finchè ho incontrato la ricetta di Paola Lazzari (l'ho detto che è un mito).Ricetta che proviene direttamente dal forno di un paese qui vicino,Genzano.
Le ho provate.
Sono loro,sono indiscutibilmente loro.Il retrogusto da me tanto cercato è dato dalla sambuca.Ho provato anche a sostituirla con il liquore all'anice e il risultato è lo stesso.Quindi,rullino i tamburi e squillino le trombe...eccola è lei..la mitica ciambellina.
Tutta per voi!!!!!
Due note prima di concludere il delirio quotidiano.Negli ingredienti sono presenti i semi di anice.Io non li ho messi.Il vino.Ci sta bene tutto senza dubbio,io queste le ho realizzate con quello bianco.Ma quelle con il vino rosso secondo me hanno una marcia in più!

Le ciambelline al vino dei Castelli 

ingredienti:

500 gr farina
200 gr zucchero
1 cucchiaino raso di ammoniaca
125 ml olio (io mais)
125 ml vino bianco o rosso
1 cucchiaio di sambuca (o altro liquore d'anice)
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di semi di anice (io non li ho messi)
1 cucchiaino di cacao (facoltativo ma gli dà una marcia in più)

Su un piano infarinato mettete la farina e fate un buco al centro.Unite lo zucchero e mano mano tutti gli altri ingredienti.Ottenuto l'impasto mettetelo a riposare per un'oretta in frigo ,stendetelo,ricavatevi le ciambelle.In un contenitore preparatevi dello zucchero semolato.Prendete una ciambella,tuffatela solo in un lato nello zucchero e ponetela in una teglia rivestita di carta forno.Cuocete in forno caldo (ventilato se possibile ) per i primi dieci minuti.Poi abbassate a 180 gradi per altri dieci minuti o almeno finchè non le vedrete ben cotte.
Le ciambelline al vino e quant'è bona la Sora Assunta
Le ciambelline al vino e quant'è bona la Sora Assunta

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