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“Le coincidenze dell’amore” di Colleen Hoover

Da Vivianap @vpicchiarelli

indexMeglio una verità che lascia senza speranza o continuare a credere nelle bugie? Sky non ha mai provato il vero amore: ogni volta che ha baciato qualcuno, ha solo sentito il desiderio di annullarsi, nessuna emozione, nessuna dolcezza. Ma quando Sky incontra Holder, ne è subito affascinata e spaventata insieme. C’è qualcosa in lui che fa riemergere quello che lei aveva spinto nel profondo della sua anima, il ricordo di un passato doloroso che torna a turbarla. Sebbene sia determinata a starne lontano, il modo in cui Holder riesce a toccare corde del suo cuore, corde che nessuno riesce neppure a sfiorare, fa crollare le difese di Sky. Il loro legame diventa sempre più intenso, ma anche Holder nasconde un segreto, che una volta rivelato cambierà la vita di Sky per sempre. Soltanto affrontando coraggiosamente la verità, senza rinunciare all’amore e alla fiducia che provano l’uno per l’altra, Holder e Sky possono sperare di curare le loro ferite emotive e vivere fino in fondo il loro rapporto. Un romanzo toccante e intenso come solo il primo amore può essere.

Ammetto di essere stata tentata di abbandonarne la lettura a metà libro, decisamente fuori target per me, considerando l’età dei protagonisti: meno di vent’anni. Poi, però, la trama ha iniziato a tingersi di scuro. Il dramma della protagonista, infatti, per anni rimosso dalla sua psiche, non può che lasciarci a bocca aperta come non può non lasciarci indefferenti la spirale di vergogna e dolore che investe anche gli altri personaggi, quando tutte le tessere dal puzzle ritrovano la giusta collocazione.

Nota a margine: ma due adolescenti parlano così?

“Voglio dirti esattamente come mi sento ma non c’è una sola fottuta parola in tutto il dizionario capace di descrivere questo punto a metà fra l’amarsi e il volersi. Ma ho bisogno di quella parola, mi serve. Ne ho bisogno perché tu mi senta dirla” [...]“Vivere. E’ questo quello che stiamo facendo. Ci viviamo l’un l’altro. Puoi usare questo verbo”. [...] “Ti vivo Sky” mormora sulle mie labbra. “Non sai quanto”.


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