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Le cronache del ghiaccio e del fuoco fra The Winds of Winter e la quinta stagione del Trono di spade

Creato il 17 gennaio 2015 da Martinaframmartino

Le cronache del ghiaccio e del fuoco fra The Winds of Winter e la quinta stagione del Trono di spade“No, quest’anno non ho scritto nessuna sceneggiatura per Game of Thrones, ho un libro da finire”. Con queste parole, pronunciate alla Comic-Con di San Diego lo scorso luglio, George R.R. Martin aveva spiegato perché, dopo quattro stagioni, aveva deciso di ridurre la portata della sua collaborazione con David Benioff e D.B. Weiss. Forte dell’esperienza maturata come sceneggiatore fra la metà degli anni ’80 e la metà degli anni ’90, fino a ora Martin aveva scritto la sceneggiatura di un episodio per ciascuna delle stagioni dell’adattamento delle Cronache del Ghiaccio e del fuoco: La guerra alle porte (8×01), L’assedio (9×02), L’orso e la fanciulla bionda (7×03) e Il leone e la rosa (2×04). Nella quinta, la cui trasmissione sugli schermi di HBO inizierà il prossimo 5 aprile, non ci sarà quindi nessuna sceneggiatura firmata da lui.

Il minore coinvolgimento dello scrittore in Game of Thrones non è limitato alla sola sceneggiatura non scritta ma anche alla sua mancata partecipazione alla fase di casting. In passato la produzione gli aveva sempre mandato le registrazioni dei provini e lui aveva avuto modo di dire la sua, anche se le sue indicazioni erano solo suggerimenti e le decisioni venivano poi prese da altre persone. Come tutte le attività però anche questa richiede tempo, tempo che George ritiene di non avere più a disposizione. È anche vero che essendo ormai arrivati alla quinta stagione i produttori Benioff e Weiss e la direttrice del cast Nina Gold hanno già fatto la maggior parte del lavoro e hanno avuto modo di affiatarsi così tanto come team da poter procedere con una certa facilità.

Non solo, per quanto gli sarebbe piaciuto visitare il set ha deciso di essere troppo impegnato per aggiungere al suo calendario qualsiasi viaggio che non fosse già stato programmato da tempo.

Su The Winds of Winter, il libro a cui si riferiva Martin, lo scrittore aveva rilasciato alla fine di giugno qualche dichiarazione non proprio tranquillizzante a Entertainmen Weekly. Aveva spiegato che la storia inizierà con le due battaglie i cui preparativi si sono visti in A Dance with Dragons, che alla Barriera accadranno un bel po’ di cose e che, dall’altra parte del Mare Stretto, Tyrion e Daenerys hanno importanti ruoli da giocare. Tyrion ha deciso che vuole vivere, cosa di cui non era stato affatto sicuro per buona parte del romanzo precedente, mentre Daenerys intende rivendicare la sua eredità Targaryen. In qualche modo i loro cammini si intersecheranno, anche se per la maggior parte del tempo saranno lontani.

Quello che può preoccupare i lettori è l’affermazione che nel romanzo “we have more deaths, and we have more betrayals. We have more marriages”. E a noi rimane il compito di decidere se quei more significano più o ancora.

Le cronache del ghiaccio e del fuoco fra The Winds of Winter e la quinta stagione del Trono di spade

Rispetto a luglio, quando avevo scritto questo articolo, aggiungo alcuni dettagli. HBO ha diffuso alcune foto della fossa da combattimento di Meereen. Alcune mostrano chiaramente Tyrion Lannister seduto nel palco accanto a Daenerys, altre ser Jorah Mormont che combatte nella fossa stessa. Evidentemente qui gli eventi della serie televisiva divergono da quelli dei romanzi, dove è Tyrion (insieme a Penny) a giostrare nella fossa, e Dany non conosce l’identità dei nani né sa che Jorah è da quelle parti. Che Tyrion prima o poi si unirà a Daenerys, con la sua vera identità, lo penso fin da quando è partito, dobbiamo ancora vedere come questo accadrà. Certo per me sarà valida la versione di Martin, non quella di Benioff e Weiss.

Possibile spoiler: Kit Harington si è tagliato i capelli. Da quel che ho letto Kit Harington aveva firmato un contratto che gli proibiva di tagliarsi i capelli finché in suo ruolo in Game of Thrones non fosse terminato. Il fatto che li abbia tagliati dopo la fine delle riprese della quinta stagione ha fatto dire a molti che Jon è davvero morto. Può essere, ma io non ci credo. I capelli ricrescono, esistono le parrucche (chiedere alle varie fanciulle che nella realtà sono molto meno bionde dei loro personaggi o a Natalie Dormer che per Hunger Games ha fatto un taglio di capelli davvero drastico che mal si concilia con le acconciature di Margaery Tyrell), e forse ci possono pure essere ipotesi più fantasiose. Con Martin ho deciso di rivedere un po’ la mia vecchia convinzione che nel fantasy nessuno è morto fino a quando non abbiamo un cadavere riconoscibile. E con Jon per ora non abbiamo neppure un cadavere, solo quattro pugnalate e un taglio di capelli.

Ultima cosa: Manifredde. Non è Benjen Stark. Se per caso non lo avete visto su internet gira da alcuni giorni un testo scritto da una persona che ha visto il manoscritto originale di A Dance with Dragons, con tanto di suggerimenti di Anne Groell e risposte di George R.R. Martin. In resoconto di chi ha visto il manoscritto lo potete trovare qui: http://www.reddit.com/r/asoiaf/comments/2rtcaa/i_went_to_the_cushing_library_and_went_through/. La cosa più importante è la foto di una singola pagina di un capitolo di Bran. Si parla di Manifredde, e un appunto in verde della Groell dice “Is this Benjen? I think it’s Benjen… And does Bran never recognize him because he never sees his face fully?” La risposta di Martin, in rosso e cerchiata da una linea rossa, è secca: “No”.

Le cronache del ghiaccio e del fuoco fra The Winds of Winter e la quinta stagione del Trono di spade



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