Magazine Cultura

Le donne che fan la coda …

Creato il 22 marzo 2012 da Sabrinacampolongo @AnneStretter

Le donne che fan la coda per le ciliege aspettano la caduta di Berlino. Anch’io l’aspetto. “La capiranno una buona volta, quando vedranno quel che vedranno”, dice la gente. Il mondo intero aspetta. Tutti i governi del mondo sono d’accordo. Quando il cuore della Germania avrà cessato di battere, scrivono i giornali, allora sarà finita. Da sessanta chilometri i cannoni di Žukov, uno ogni ottanta metri, martellano il cielo di Berlino. Berlino è in fiamme. Sarà arsa sino alla radice. Fra le rovine, il sangue tedesco colerà. Qualche volta mi par di sentire l’odore di quel sangue. Di vederlo scorrere.
Un prete prigioniero ha condotto con sé al Centro un orfano tedesco. Lo teneva per mano, ne era fiero, lo mostrava, spiegava come lo aveva trovato, diceva che quel povero bambino non aveva colpa.
Le donne lo guardavano male. Si attribuiva il diritto di perdonare già, di assolvere già. Non era reduce da nessun dolore, da nessuna attesa.
Accordava a se stesso l’esercizio del diritto a perdonare, ad assolvere subito, lì, su due piedi, senza saper nulla del loro odio, terribile e buono, consolante come la fede in Dio. Di che veniva a parlare? Mai un prete era apparso così fuori luogo. Le donne distoglievano lo sguardo, sputavano su quel sorriso aperto, clemente, radioso. Per il bambino non avevano occhi. Il mondo spaccato in due. da una parte, il fronte delle donne, compatto, irriducibile. Dall’altra, quell’uomo solo che aveva ragione in una lingua che le donne non capivano più.

Marguerite Duras (Il dolore)



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :