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Le donne di Artemisia

Creato il 05 novembre 2011 da Unarosaverde

Un drappo pesante di velluto amaranto blocca la strada al sole, si richiude alle mie spalle mentre entro in stanze in penombra. Non vedo più i miei piedi, passo oltre un bianco letto sfatto sopra il quale dondolano piano fogli appesi. Invasione, punto di partenza e di arrivo, nodo focale mai sciolto di una vita particolare. Le luci si concentrano vivide solo sui quadri, facendoli risaltare sulle pareti. Sembra che le figure escano, ad invadere lo spazio, le forme morbide, i corpi grandi, le mani forti. Amaranto dunque, rosso sangue, specchi a tutta altezza, pelle, buio.

Donne con occhi tranquilli e riccioli dolci uccidono uomini scuri, prendendo quieto possesso delle loro teste. Trionfo impunito.

Le donne di Artemisia

Donne con mani soffici e forti chiamano in vita note, immagini di lapislazzuli e oro, melodie. Creazione e bellezza.

 

Le donne di Artemisia

Donne con voci chiare chiamano uomini: “vorrei mi venisse a vedere e che io n’avarò gusto grande, che già che la gente ha cominciato a dire, è melio che finiscono di dire”.  Libertà.

Fuori da questo scrigno di colori, oltre la passione, un tranquillo sabato pomeriggio sotto le grandi guglie del Duomo.

 


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