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Le due mostre curate dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici: “Giordano Bruno e il Codice Norov” e “Le pubblicazioni dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici” resteranno esposte per tutto il mese di ottobre a Mosca.

Creato il 05 ottobre 2010 da Filippogiordanobruno

Le due mostre curate dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici: “Giordano Bruno e il Codice Norov” e “Le pubblicazioni dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici” resteranno esposte per tutto il mese di ottobre a Mosca.

Il 30 settembre si è concluso il Convegno internazionale: “Giordano Bruno nella cultura russa e mondiale”,  di cui vi abbiamo ampiamente parlato, questo evento di portata mondiale, è stata l’occasione per riunire alcuni tra i più eminenti esperti di filosofia rinascimentale e dell’opera di Giordano Bruno.

Per l’Italia ha partecipato Nuccio Ordine, uno dei più importanti studiosi di Bruno, dirige in Francia presso Les Belles Lettres la collana Les Œuvres complètes de Giordano Bruno, nella sezione Œuvres italiennes sono usciti già 7 volumi con le opere italiane di Bruno in lingua francese e testo volgare a fronte, nella sezione Documents/Essais sono usciti altri 3 volumi: il processo a cura di Luigi Firpo, la biografia a cura di Giovanni Aquilecchia e la bibliografia (1800-1999) a cura di Maria Cristina Figorilli.

Le due mostre curate dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici: “Giordano Bruno e il Codice Norov” e “Le pubblicazioni dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici” resteranno esposte per tutto il mese di ottobre a Mosca.

Nella stessa collana presto vedranno la luce le Opere Latine/Œuvres Latines e sempre presso lo stesso editore la ristampa anastatica del codice Norov.

L’edizione francese delle opere volgari di Bruno è quella stabilita (tra il 1993 e il 1999) dal più grande filologo bruniano: Giovanni Aquilecchia, poi confluita migliorata e corretta nel 2002, nei  2 volumi UTET, Opere italiane, in cui per la prima volta in italia, in un’edizione critica sono state raccolte insieme le 7 opere volgari di Bruno. (tra cui il Candelaio). L’edizione UTET sempre diretta da Nuccio Ordine è acquistabile anche nella versione economica (in brossura).

Le due mostre curate dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici: “Giordano Bruno e il Codice Norov” e “Le pubblicazioni dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici” resteranno esposte per tutto il mese di ottobre a Mosca.
Le due mostre curate dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici: “Giordano Bruno e il Codice Norov” e “Le pubblicazioni dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici” resteranno esposte per tutto il mese di ottobre a Mosca.

La particolare attenzione della cultura russa per il filosofo nolano deriva dal fatto che a Mosca, nella Biblioteca Statale Russa, si conserva un documento bruniano di valore eccezionale, il cosiddetto «Codice di Mosca» o «Codice Norov», così intitolato secondo il nome del grande personaggio politico e bibliofilo russo Avraam Sergeevic Norov, che aquistò il codice per la propria collezione la quale poi fu consegnata al Museo Rumiantsev, precursore dell’attuale Biblioteca.

Il codice, oltre ad essere l’unica fonte per la conoscenza di una grande parte delle opere bruniane, contiene gli abbozzi e opuscoli scritti dalla mano del Bruno. Solo negli ultimi anni la ricerca meticolosa del manoscritto di Mosca è stata messa alla base dell’edizione delle opere complete latine del filosofo che sono in corso di pubblicazione presso la casa editrice parigina «Les Belles Lettres», in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.

Riconoscendo l’eccezionale importanza storica e scientifica del documento, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, la Fondazione Giordano Bruno di Nola e la Biblioteca Statale Russa hanno lanciato il progetto di pubblicare l’edizione completa anastatica del «Codice Norov» con l’introduzione e i commenti di Andrei Rossius.

Per celebrare questo evento la Biblioteca Statale Russa e l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici hanno organizzato nelle sale della Biblioteca, nei giorni del convegno(e per tutto il mese di ottobre), due mostre:

-la prima fornirà al pubblico russo una panoramica dei lavori di ricerca dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici con l’esposizione delle pubblicazioni dell’Istituto (tutti i libri esposti saranno offerti come dono alla Biblioteca),

-mentre l’altra mostra presenterà per la prima volta integralmente i materiali bruniani della Biblioteca Statale Russa, in particolare i documenti che dimostrano la storia dell’acquisto da parte di Avraam Sergeevic Norov del codice e le prime fasi della sua ricerca.

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Anche nel volume a cura di Augusto Guzzo (per le opere di Bruno)  e di Romano Amerio (per le opere di Campanella) con il titolo: Opere di Giordano Bruno e Tommaso Campanella per l’Editore Ricciardi nel 1956,  furono pubblicate insieme le 7 opere italiane di Bruno, ma non fu una vera e propria nuova edizione critica, in quanto il testo base utilizzato per il Candelaio era la seconda ed. curata dallo Spampanato nel 1923 (Laterza) , mentre per le altre 6 opere italiane il riferimento testuale era la seconda ed. Gentiliana del 1925-27 (Laterza), inoltre erano assenti le redazioni primitive di alcune parti dei primi tre dialoghi della Cena.

Tuttavia questa edizione è stata ed è molto importante in quanto nel volume erano compresi ad opera di Augusto Guzzo, la prima traduzione italiana delle due orazioni (Oratio valedictoria/Orazione di congedo e Oratio consolatoria/Orazione consolatoria), e una prima traduzione italiana di parti scelte del De immenso (24 anni prima della traduzione di Carlo Monti). Nella parte finale della sezione dedicata a Bruno era inclusa una Tavola delle emendazioni.

Questo testo è di nuovo disponibile in commercio in quanto è stato ristampato nel 2006 nel volume 15 della collana “I Classici del Pensiero Italiano” edito da “Il sole 24 ore” e Treccani (Piano dell’opera) ogni volume costa € 12,90.

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Altri articoli correlati:
-Articolo di Nuccio Ordine
-Intervista a Gerardo Marotta
-Convegno internazionale: “Giordano Bruno nella cultura russa e mondiale”
-Esce in anastatica l’unico manoscritto di Giordano Bruno
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Fonti:
Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici


Accreditato da CS-Comunicati Stampa


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