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Tra un mese a Torino si eleggerà il nuovo sindaco. Le elezioni primarie della coalizione del centrosinistra hanno consegnato l'onore e l'onere di rappresentarla a Piero Fassino del Partito Democratico. Ma al di là del risultato delle primarie, ampiamente annunciato, è doveroso sottolineare che a Sinistra qualcosa si agita, che c'è una Sinistra che preme per emergere e per far sentire la propria voce, alla quale sta evidentemente molto stretta la posizione di semplice stampella del monolitico Partito Democratico. Una sinistra propositiva, che ha idee chiare e le esprime con forza, una sinistra coerente, capace e coraggiosa.
La corsa delle primarie ha visto concretizzarsi, seppure in un tempo brevissimo e senza risorse, un movimento, Noi per Torino, che ha portato Michele Curto a raccogliere 2200 preferenze. Potrebbero sembrare poca cosa, rispetto agli oltre 50.000 Torinesi che hanno deciso di esprimersi alle primarie, ma a ben vedere non è proprio così. Michele Curto non è un professionista della politica e non aveva alle spalle alcun apparato di partito. La sua è stata una candidatura civica, che ha dovuto farsi strada attraverso le rodate macchine mediatiche degli altri candidati, cercando di emergere dal buio dell'anonimato politico. In questo senso il suo risultato alle primarie, a un osservatore attento, dovrebbe apparire straordinario. Ma ancora più straordinari dovrebbero apparire gli sviluppi successivi di quell'esperienza. Al di là dell'appoggio doveroso al candidato sindaco Piero Fassino, Michele Curto infatti ha deciso di non fermarsi, ma di proseguire insieme a Noi per Torino con il suo impegno per una politica più vicina ai cittadini, per un rinnovamento della Sinistra e per garantire alla nostra città un futuro "sostenibile". L'occasione affinché questa avventura avesse un seguito concreto è stata offerta da Nichi Vendola, che evidentemente ne ha riconosciuto le qualità di freschezza, di sincerità e di riconosciuta competenza: d'altra parte basta leggere la biografia di Michele (e degli altri candidati nelle circoscrizioni) per apprezzarne immediatamente le capacità gestionali, l'impegno, la lungimiranza, la fantasia, il coraggio, la coerenza. Qualità, che al di là dei soliti "luoghi comuni", dimostrano quanto ci sia bisogno, nella nostra politica, di persone come lui (come loro!).
Nichi Vendola e Sinistra Ecologia Libertà rappresentavano, d'altra parte, un approdo naturale per Michele Curto e Noi per Torino. Seppure la candidatura di Michele e dei candidati nelle circoscrizioni, sotto il simbolo di SEL, conservi con orgoglio quelle caratteristiche civiche e di indipendenza, che ne hanno ispirato l'impegno primitivo, con altrettanto orgoglio è giusto affermare che i principi di Noi per Torino si riconoscono chiaramente nei principi di Sinistra Ecologia Libertà e nelle idee politiche che in questi anni Vendola ha sviluppato e proposto con impegno. Vendola sta tracciando la strada, Noi per Torino, intende raccogliere la sfida e battersi al suo fianco per un Italia migliore. Perché è necessario impegnarsi in prima persona, cercare di sdoganare la politica, che non deve più essere quella cosa lontana dalla gente comune, riservata a pochi iniziati, che insistono nel tenersela ermeticamente ed esotericamente stretta, senza neppure sentire l'esigenza di dimostrare periodicamente di averlo meritato, anzi, facendone troppo spesso solo una questione di "potere" da perpetrare ad libitum con arrogante autoreferenzialità. Noi dobbiamo riappropriarci del nostro destino, perché ci appartiene. Noi vogliamo che chi è chiamato a prendersi cura del bene comune, sia tenuto a darcene conto seriamente e in modo molto più pressante di quanto avvenga adesso. Noi non ne possiamo più di questo tempo in cui i nostri rappresentanti si arrogano il diritto di compiere qualsiasi nefandezza, senza essere obbligati a darcene seriamente conto. Noi diciamo basta!
La candidatura di Michele Curto al Consiglio Comunale della Città di Torino intende farsi carico di queste istanze di rinnovamento e anche, diciamolo chiaramente, di "rottura" con la politica tradizionale. Per formazione, ideali e sensibilità, si colloca chiaramente a Sinistra e nell'ambito della Sinistra sceglie di confrontarsi al fianco di Nichi Vendola, sotto l'egida di Sinistra Ecologia Libertà.
Insieme a Michele, altri giovani e meno giovani, ma tutti uniti da ideali comuni, come Andrea Tua, Mari Rizzo, Renato Bauducoo, Alfonso Papa, Chiara Ajetti, Romina Carpuci, Alessandro Givone, Diego Acampora, Davide Turano si candidano per SEL nelle Circoscrizioni della città.
Alfonso Papa, per esempio, è candidato nella Circoscrizione 4 (Parella, Campidoglio, San Donato).
Papa è impegnato da più di dieci anni professionalmente nel settore Cultura, avendo lavorato con la Casa Editrice Einaudi, nell'organizzazione del Torino Film Festival, dipendente del Museo Nazionale del Cinema e attualmente della Film Commission Torino Piemonte. Mette a disposizione di questo progetto politico la propria competenza, il proprio entusiasmo, la propria passione, perché oggi più che mai, tutt'intorno a Noi, si respira un'atmosfera di urgenza e di disastro imminente. Non si può restare più a guardare. Ma tutti si candidano soprattutto per amore verso la propria città e perché la candidatura di Michele Curto e il suo, ci auguriamo, convincente successo, possa chiaramente e concretamente esprimersi non come successo solo personale, ma come il successo di un Noi che si mette al servizio di Torino, a disposizione di tutti, per il benessere comune. Perché la politica possa un giorno tornare a essere nostra e non appannaggio di pochi "Loro". Per fare questo Noi, tutti noi, dobbiamo tornare ad essere "politici", nel senso originario e puro del termine. Noi per Torino, cominciamo da qui. Perché se non ora, quando?
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