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Le idi di marzo

Creato il 18 dicembre 2011 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Le idi di marzo

 

Anno: 2011

Durata: 102’

Distribuzione: 01

Nazionalità: USA

Genere: Drammatico

Regia: George Clooney

Stephen Meyers (Ryan Gosling) è la nuova giovane mente della comunicazione politica a stelle e a strisce. Le sue intuizioni sono tutte rivolte alla campagna elettorale per le primarie presidenziali in Ohio, la sua devozione è dedicata interamente al candidato che rappresenta.  Il nuovo volto del cambiamento made in USA è quello del governatore Morris (George Clooney), potenziale Presidente illuminato,  ambientalista e dichiaratamente ateo, che spiazza l’elettorato con le sue affermazioni contro la guerra e la pena di morte. La facciata da comizio però non reggerà per molto e presto Meyers si scontrerà con i ben oleati meccanismi della macchina del potere, in un conflitto a carte scoperte dove alla fine nessuno uscirà veramente pulito…

Yes we can“: le tre parole magiche che hanno stregato e riempito di speranza gli americani post-Bush. Quattro anni dopo, l’America apre gli occhi, con lei George Clooney, attivista democratico dell’era Obama, che ci fa entrare negli ingranaggi perversi della politica dei nostri tempi.”Nel 2008 stavamo lavorando alla sceneggiatura da un anno e mezzo ed eravamo pronti a girare. A quel punto è stato eletto Presidente Obama e tutti erano felici e pieni di speranza. Un anno dopo però siamo tornati ad essere cinici e allora abbiamo pensato di poter fare il film“. Parole di George, sempre più vicino a Redford (Il candidato, Leoni per Agnelli), che stavolta si cimenta dietro la macchina da presa in un thriller politico dai risvolti inquietanti.

Le idi di marzo

Tratto dal testo teatrale Farragut North e riadattato per il grande schermo dalla coppia consolidata Clooney-Heslov assieme al drammaturgo Willimon, Le idi di marzo è il fiore all’occhiello del regista di Good Night and Good Luck, che per la prima volta decide di raccontarci una storia ambientata nei nostri giorni. Potendo contare su un cast incredibile e su una scrittura impeccabile, Clooney con il suo ultimo film entra nel filone di quegli autori americani che hanno saputo cogliere l’hic et nunc dei loro tempi, scoperchiando il vaso di pandora del conturbante mondo politico contemporaneo. Da Perché un assassino con Warren Beatty, passando per Tutti gli uomini del presidente, con il citato  Redford, per arrivare al recente Too Big to Fail di Curtis Hanson, tanti gli esempi di film pronti a smascherare prontamente gli intrighi del potere. Le idi di marzo chiude perfettamente il cerchio, facendosi portavoce di raccapriccianti riflessioni (e consapevolezze?) sulla politica contemporanea, portandosi già a casa 4 nomination ai Golden Globe e lasciando nell’aria il profumo di qualche possibile statuetta a febbraio… Yes, George Can!

Chiara Napoleoni


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