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Le letture della Fenice - RECENSIONE: La stella nera di New York

Da Lafenice

Buongiorno a tutti cari e care, bentrovati sul Diario!Quest'oggi parliamo di una delle mie ultimissime letture: direttamente dalla scuderia “Lain-Fazi” ho il piacere di presentarvi “La stella nera di New York” di Libba Bray!
Le letture della Fenice - RECENSIONE: La stella nera di New YorkLa stella nera di New Yorkorig. “The diviners#1” + tre libri a seguiredi Libba BrayFazi Editorepagg. 574prezzo: 17,50€uscita: ottobre 2012
New York City, 1926.I vetri dei grattacieli risplendono dei bagliori di mille feste animate da balli sfrenati a ritmo di charleston l'alcol scorre a fiumi nonostante i divieti e, a giudicare dall'effervescenza di Manhattan, sembrerebbe che il mondo sia destinato ad un futuro radioso.È qui che in seguito all'ennesima eccentricità, viene spedita dai genitori Evie O'Neill, una ragazza dell'Ohio che non aspetta altro che immergersi tra le infinite possibilità offerte dalla metropoli.A ospitarla è lo zio Will, un professore, parente dei Fitzgerald, che dirige il Museo Americano del Folklore, delle Superstizioni e dell'Occulto, detto anche “Museo del Brivido”: un posto affascinante quanto decadente, che custodisce nelle sue teche e nei suoi bui corridoi, le tracce del retroterra misterioso dell'America.Ma quando lo sfolgorio della città viene oscurato da una serie di delitti a sfondo esoterico, tutto assume sembianze inquietanti, ed Evie è chiamata a collaborare alle indagini della polizia. Muovendosi tra fumosi jazz club e bassifondi urbani, scintillanti negozi e sale spettrali, la ragazza s'inoltrerà insieme a molti compagni di strada, in un gorgo di eventi evocato nel passato, e che nel passato dovrà essere ricacciato, pena il sopravvento di un male oscuro.
<< Harry, bambino cattivo...>>Le si erano stretti tutti intorno, interessati.Harold aveva riso, imbarazzato. << Che cosa vuoi dire?>><< Camera 22, in albergo. Quella graziosa cameriera.. L.. El.. Ella! Ella! Le hai dato un bel rotolo di verdoni e le hai detto di tenerselo caro>>.Norma si era avvicinata. << Che cos'è questa storia, Harry? >>.La bocca di Harry era serrata. << Sono certo di non sapere di cosa tu stia parlando, Evangeline. Lo spettacolo è finito. Ridammi subito il mio anello >>.Se Evie fosse stata sobria, si sarebbe fermata. Ma il gin l'aveva resa sciocca e sfrontata. Gli aveva agitato in faccia un dito ammonitore. << L'hai messa incinta, ragazzaccio >>.<< Harold è vero? >><< Sta mentendo tesoro >> rispose Harold, rassicurante.Evie si era alzata in piedi e aveva accennato qualche passo di charleston sul tavolo. << Non è quello che dice il tuo anello, amico mio >>.
Ecco un libro che, differentemente da quanto è mio costume, non ho divorato ma ho semplicemente “letto” assaporandone ogni parola, ogni costruzione, ogni immagine; senza dubbio uno dei migliori libri pubblicati in questo 2012 da poco concluso!!
Ciò che più mi ha colpito di “La stella nera di New York” è la capacità descrittiva di Libba Bray: qualsiasi situazione, qualsiasi immagine lei ci proponga, per quanto strana o improbabile, diventa ben visibile nella nostra mente e totalmente tangibile. Possiamo leggere di una “casa che respira”, piuttosto che di strani esperimenti genetici o di persone dotate di poteri sovrannaturali e tutto si fa reale, tutto si fa verosimile e incredibilmente bello da leggere. Può essere qualcosa di non visibile come il semplice “vento” a presentarci uno scenario, o gli occhi di una ragazza tenace e grintosa come la protagonista Evie, questo non importa: una volta letto il primo capitolo, accantonare questo libro risulta impossibile. La Bray cattura il lettore, lo catapulta in una dimensione a sé stante, oscura e spaventosa ma così vera e non lo lascia più andare, punto, fine della storia.Grazie a questa straordinaria capacità non ho riscontrato, durante la lettura, punti oscuri o di difficile interpretazione: per quanto esista un intreccio molto ampio, un numero piuttosto alto di personaggi e situazioni complesse, il romanzo scorre veloce, inarrestabile oserei dire, senza punti morti, senza annoiare minimamente il lettore.
Le letture della Fenice - RECENSIONE: La stella nera di New YorkI numerosi personaggi de “La stella nera di New York”, risultano ben caratterizzati sia sotto il profilo psicologico sia sotto quello storico: il passato si unisce al presente di ognuno di loro, dando un'indicazione di massima su quello che, potenzialmente, potrebbe diventare il loro futuro, portando il lettore ad aspettarsi un determinato comportamento da ognuno di loro. L'effetto sorpresa, in questo senso, è piuttosto ridotto, ma questo non rappresenta un elemento negativo: il loro comportamento non è scontato, anzi! È che alla fine del romanzo arriviamo a conoscerli abbastanza bene da immedesimarci in loro e da comprendere come potrebbero agire. Tutto merito dell'attenzione posta dalla Bray alla caratterizzazione della loro personalità, alla costruzione di personalità che si comportano secondo uno schema facilmente rintracciabile. Un applauso virtuale alla Bray, quindi.
L'ultimo elemento che vorrei mettere in luce in questa recensione è l'equilibrio che l'autrice ha trasmesso all'intera narrazione: l'occulto si unisce al mistero, il paranormale al thriller mantenendo una vena di latente ironia e spensieratezza tale da rendere l'intero libro piacevole ed eccitante al contempo. Nessuna “anima” prevale sull'altra: gli elementi appartenenti a generi differenti convivono armoniosamente arricchendo la storia e rendendola qualcosa di fresco e nuovo.
L'ambientazione poi, la New York proibizionista degli anni '20, la catapulta nell'Olimpo dei libri must read secondo Fenice!
Un piccolo capolavoro: non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli!
Voto: 5 meritatissime mele!

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