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Le mamme londinesi

Da Mammadesign

Le mamme londinesi

Immagine liberamente tratta dal web


Beh, come sapete, io vivo ormai (quasi) stabilmente (perche' stabile non mi sentiro' mai da nessuna parte, con questo marito un po' iper-cinetico che vorrebbe cambiare citta' ogni tre per due) a Londra. Ma proprio a Londra Londra, non nel Kent, o in una cittadina minore della bella Inghilterra. Londra la metropoli che non sembra una metropoli, Londra Babilonia (per citare i titolo di un recente libro di Enrico Franceschini - ed. Laterza,  2011 - che consiglio caldamente), la Londra nuova della Tatcher, di Cameron/Clegg e di Boris Johnson).Bene, partendo dalla mia esperienza di mamma (perche' proprio qui ho avuto il mio primo vero impatto con la realta'), vedo che a Londra esistono due categorie di mamme: le mamme londinesi e le mamme espatriate. Le prime si riconoscono a vista, le seconde pure: sono tutte le altre.
Non che le mamme londinesi abbiano qualcosa di particolarmente mostruoso o incredibilmente strano: non sono alieni, od orchi raccapriccianti che mangiano i loro bambini. E' solo che, rispetto a noi mamme italiane ansiose e protettive, sono decisamente piu' sportive e meno "chiocce". Nel senso che il loro metodo e' quello del "sbagliando si impara" (cioe', i figli imparano!) e la loro filosofia quella del "vabbe', cosa sara' mai?": ovvero, non importa se i loro pupi si schiantano a terra procurandosi lividi ed escoriazioni (poi passano....), non importa se hanno la febbre a 40° e la varicella in corso (poi passa....), non importa se i loro figli si perdono al parco perche' sono corsi per gioco dietro ad una farfallina colorata (tanto poi li ritrovo, e cosi' imparano a non allontanarsi...e soprattutto a ritrovarmi!). Forse per questo gli inglesi vengono su cosi' cinici.
Comunque, se vi capita di girare per le strade di Londra, o passeggiare in qualche verde parco londinese, queste sono le cose da cui potete riconoscerle senza esitazione:
- i loro bimbi (anche bebe') sono assolutamente svestiti anche nella stagione invernale con 5 gradi di temperatura, pioggia fine e vento a raffica. 
Piedini nudi? La mamma e' inglese.
Maniche corte? La mamma e' inglese.
Niente cappotto anche con zero gradi?  Sono assolutamente bimbi inglesi.
- i pupi hanno sempre, ma proprio sempre, inevitabilmente, il moccio al naso (rigorosamente incrostato): sono pupi inglesi, forse non conoscono i fazzoletti, oppure pensano che sia una fatica inutile pulire un nasino che dopo cinque secondi e' nuovamente gocciolante.
- spesso le incontrate al parco o per strada, sicure e disinvolte, con tre o quattro marmocchi al seguito con nove mesi-un anno di differenza tra l'uno e l'altro: uno nel marsupio o nella fascia portabebe', uno nel passeggino e l'altro liberamente scorrazzante fino a che non disturba (troppo) la quiete pubblica o non rischia di essere investito da un fiammante double-decker.
- se gironzolano con un total look assolutamente trendy, come se non avessero mai smesso di guardarsi allo specchio nemmeno durante l'immediato post-parto, guidando un coloratissimo Stokke Xplory (che per le strade di Canonbury va per la maggiore), allora siete sicuramente di fronte ad una yummi mummy: non fatevi intimorire, ci pensano le piu' numerose ed agguerrite real mums a combatterle a colpi di inglesissima e viperesca satira, anche se alla fine cercano disperatamente di imitarle fino a dove il reddito mensile e la bonta' dei nonni-babysitter lo consentono.....
- se ad aprile, con 15 gradi di temperatura esterna, vi capitasse di vedere mamme e figlie (in copia ridotta) che indossano i piu' leggeri e svolazzanti vestiti  del loro guardaroba, allora potete stare certi che hanno gia' fatto il cambio di stagione: sono (senza ombra di dubbio) inglesi.
- non provate a fare amicizia con loro ed entrare nella loro cerchia: carine e gentili quando rivolgete loro la parola, ma aprirvi la porta di casa ed accogliervi tra le amicizie e' un lusso che spetta a poche (a meno con diciate loro di essere cugina degli Agnelli....)
- se trovate una bimba in pianto nell'area giochi che cerca disperatamente la sua mamma e non la trova nel raggio di 500 metri, non abbiate dubbi: e' inglese; la madre arrivera' 20 minuti dopo parlando vivacemente al cellulare con l'amica del cuore, riprendendosi la figlia con uno strattone e senza nemmeno degnarvi di uno sguardo (figuriamoci ringraziarvi per esservi prese cura della piccola desaparecida...)
Forse non ho detto tutto quello che dovevo in questa carrellata della domenica sera, ma se nei prossimi giorni qualche neurone in piu' si dovesse risvegliare nella mia testa, aggiungero' sicuramente qualcosa. Purtroppo non posso postarvi foto, perche' quando mi capita di incontrarle non posso certo chiedere loro: "scusi, posso permettermi di farle una foto con i pupi?". Mi chiederebbero sicuramente per quale giornale lavoro. E vorrebbero pure l'intervista. Oppure, mi manderebbero a quel paese con un sereno e cordiale fuckoff.

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