Ebbene sì, sono un’inguaribile romantica e Sabrina è uno dei mei film preferiti. Parlo dell’unico ed inimitabile Sabrina, quello del 1954 con Humphrey Bogart, William Holden e lei, la bellissima Audrey Hepburn.
Sono passati sessantacinque anni da quando Audrey Hepburn (1929-1993) salì sul palcoscenico del night club Ciro’s come ballerina di fila. Ora il club non esiste più, sostituito dall’edificio che ospita gli archivi della National Portrait Gallery. Sembra pertanto un gesto opportuno da parte della galleria londinese, quello di dedicare una mostra a questa icona del XX secolo. E infatti la mostra si chiama esattamente così Audey Hepburn: Portraits of an Icon.
Oltre ad immagini scattate dai più famosi fotografi del Novecento come Richard Avedon, Cecil Beaton, Angus McBean, Irving Penn e Norman Parkinson, la mostra include locandine di film, effetti personali e fotografie provenienti dalla collezione personale della famiglia della Hepburn. Dalla sua difficile infanzia in Belgio e Olanda, dove visse sotto il regime nazista durante la seconda guerra mondiale, ad Amsterdam dove studia danza, al suo debutto in teatro e al cinema – la mostra traccia il percorso di un’incredibile vita e un’altrettanto incredibile carriera.
Cresciuta fra Belgio, Gran Bretagna e Paesi Bassi la Hepburn era bilingue in inglese e olandese, oltre ad essere fluente anche in francese, tedesco, italiano e spagnolo e come ambasciatrice dell’UNICEF negli anni Ottanta viaggiò in alcuni alcuni dei paesi più poveri del Mondo – viaggi anch’essi documentati in una serie di fotografie incluse nella mostra.
Audrey Hepburn Sabrina, 1954 ©Copyright Paramount Pictures
Fino al 18 Ottobre 2015
National Portrait Gallery
npg.org.uk
(Cinque mostre di fotografia per l’estate a Londra articolo pubblicato su Londonita)
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