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Le opere dell’artista castellammarese Giovanni Bosco in mostra a Genova alla Commenda di Pré

Creato il 24 agosto 2010 da Diarioelettorale

Ci saranno in esposizione anche delle opere dell’artista castellammarese Giovanni Bosco (1948 – 2009) nella mostra “Noi, quelli della parola che sempre cammina” in programma a Genova al Museoteatro della Commenda di Pré e che sarà inaugurata il 3 settembre.

La mostra frutto di due anni di ricerca su gli outsider writers e le loro “parole in viaggio” è a cura di Gustavo Giacosa – Associazione Culturale Contemporart. L’inaugurazione avverrà venerdì 3 settembre alle ore 18,00 e sarà visitabile fino al 30 settembre 2010, da martedì a venerdì, con orario 10,00 – 17,00 ed il sabato e la domenica dalle ore 10,00 alle 19,00.
La mostra è realizzata con il sostegno di Regione Liguria, Provincia di Genova e Comune di Genova.

Noi, i senza voce
Noi, i senza viso
Noi, quelli della parola che sempre cammina…

La Commenda di Pré, nata per ospitare viandanti e pellegrini, aperta alla città di Genova per collegare popoli e culture, accoglierà l’opera di sei artisti straordinari e ‘fuori norma’: Babylone, Giovanni Bosco, Helga Goetze, Oreste Fernando Nannetti, Melina Riccio e Carlo Torrighelli.
Artisti di strada, dropouts, ‘matti’ visionari dal cuore buono, persone che hanno lasciato la società o ne sono stati lasciati, ma che hanno un messaggio per tutti e un gusto artistico che molti ora stanno scoprendo con stupore e ammirazione.
Da Genova a Castellammare del Golfo, da Volterra a Milano, da Berlino a una lontana isola delle Comore, la mostra inviterà alla scoperta del paesaggio mentale d’insoliti pensatori ed ai graffiti che s’iscrivono nel nostro paesaggio urbano.
Attraverso uno scenografico allestimento, lungo le sale della Commenda si andrà incontro alle “parole che sempre camminano” a margine dei nostri sguardi e della nostra cultura.

Gustavo Giacosa, attore, danzatore, curatore d’arte contemporanea, ha condotto una particolare ricerca sulle scritte tracciate sui muri di diverse città del mondo. Anonimi manifesti poetici di cui ha indagato la storia restituendo voce e volto ai loro autori.

Gli Artisti in Mostra

Babylone – Il suo nome è Charbon ma nelle Isole Comore lo chiamano Babylone. Poeta errante, psicotico e mendicante, si serve del carbone per ricoprire i muri con una misteriosa calligrafia che ricorda le tavole scolastiche coraniche.

Giovanni Bosco (1948 – 2009) – Viveva in condizioni di grande indigenza. Dal cartone di recupero alle pareti della stanza, la sua pittura ha investito per alcuni anni le vie di Castellammare del Golfo con cuori stilizzati, frammenti anatomici, viparicchi, scritture topografiche e ritornelli di Mario Merola.

Helga Goetze (1922 – 2008) – Si definiva ‘una casalinga che vuole capire gli intrecci della vita’ e sulla porta di casa si leggeva: «Geni(t)ale Università, Insegnamento e ricerca». Tutti i giorni davanti alla Chiesa del Ricordo di Berlino manifestava il suo messaggio: «Scopare rende pacifici, Scopare è Pace». Attraverso ricami di scritte e figure, ha tessuto la sua personale mitologia del desiderio.

Oreste Fernando Nannetti (1927 – 1994) – Nannetti Oreste Fernando, alias N.O.F.4, di professione dichiarata ‘ingegnere astronautico minerario, scassinatore nucleare, colonnello astrale’. Ha passato vent’anni nell’ospedale psichiatrico criminale di Volterra dove sul muro del cortile scriveva e disegnava un diario di pietra lungo 180 metri servendosi di una fibbia di metallo.

Melina Riccio (1951) – Dopo una vita di casa, famiglia e lavoro, una profonda crisi esistenziale la porta ad abbandonare tutto e a ricercare la verità. Viaggia in diverse città d’Italia e affida ai dipinti e alle scritte murali, a collage e assemblaggi di materiali diversi, messaggi di pace e di richiamo ai valori morali.

Carlo Torrighelli (1909 – 1983) Dopo la militanza nella resistenza e tra le file del PCI, Carlo Torrighelli si era persuaso che il clero emanasse onde assassine per uccidere uomini e animali. L’urgenza della denuncia lo ha portato a investire per anni le mura del centro storico di Milano, dove incollava piccoli biglietti manoscritti ricopiati con la carta carbone.

Alla mostra sono stati affiancati degli eventi collaterali:

Sabato 04 settembre, Museoteatro della Commenda di Prè, ore 10,00 – 14,00
Incontro: La parola che cammina: riflessioni sull’erranza del linguaggio.
Parteciperanno: Régis Airault (psichiatra), Bianca Tosati (storica dell’arte), Karin Pott (gallerista), Giulio Calegari (archeologo), Marco Ercolani (psichiatra e scrittore), Sylvie Durbec (scrittrice) Teresa Maranzano (storica dell’arte).
Sabato 11 settembre ore 20.00: Laura Catrani in: Vox in femina. La donna e la poetica della follia.
Sabato 18 settembre ore 17.00: presentazione del documentario di Gabriele Mina: Luci sospese. L’opera irriducibile di Mario Andreoli.

 


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