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Le pagelle del Mondiale 2014

Creato il 14 luglio 2014 da Aplusk

Le pagelle del Mondiale BrasileMondiale finito, si torna alla normalità dei club. Chiacchiere e discorsi di ogni tipo: Serie A inferiore, elezione del presidente federale, chi sarà il prossimo c.t., il calciomercato, la Juventus avrà una degna rivale? E via dicendo.
Bisogna però prima scattare un’istantanea del Mondiale che è stato. Fare, insomma, le pagelle del Mondiale 2014.
Voto 10 solo alla Germania, vera squadra, vero gruppo, grande qualità e un potenziale controllato, in grado però di esplodere nei momenti giusti (7-1 rifilato al Brasile) e all’occorrenza (rete di Götze contro l’Albiceleste). Impeccabile anche in panchina, Löw mi ricorda Sandy Cohen, gli appassionati della serie tv O.C. sanno di cosa parlo. Un paese che fila e bacchetta gli altri in Europa. Ora anche in campo. Darà prurito a molti, toglierà il sonno ad altri. Ma oggi è così.

Voto 9 alle reti di Van Persie e James Rodriguez, due gioielli applicati al calcio che la fisica balistica deve studiare al più presto. La gente li ricorderà per molto tempo. C’è chi li sta già usando come sfondo del desktop del pc.

Voto 8 all’Argentina. Perché se per tutto il torneo riesci a sfangarla, a volare sulle giocate dei singoli (Di Maria e Messi) e a contenere gli avversari con la garra giusta (Mascherano) e poi approdi addirittura in finale, vuol dire che c’è qualcosa di più. Per 113 minuti è stata perfettamente in corsa per il titolo. Poi, è andata come sappiamo…

Voto 7 a Nicola Rizzoli, che è diventato il terzo fischietto italiano ad arbitrare una finale di Coppa del Mondo. Prima di lui Sergio Gonella nel ’78 e Pierluigi Collina nel 2002.

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Voto 6 a Thiago Silva, David Luiz e Neymar. Dopo la disastrosa spedizione guidata da Scolari, in pochi si salvano. In pochissimi, però qualcuno c’è. Il trio che ho appena citato è l’unico che si sia attestato sopra la sufficienza. Sugli altri, da Fred a Hulk passando per Dani Alves e Bernard (dove gioca?) meglio stendere un velo pietoso.

Voto 5 all’Inghilterra di Hodgson. Partita bene nonostante la sconfitta contro l’Italia, sembrava fosse in grado di andare lontano. Invece, ha preso sberle un po’ da tutti. Rooney incluso.

Voto 4 alla Fifa, che prima dell’avvio della manifestazione si è fatta pescare una volta di più con le dita nella marmellata della corruzione per la vicenda legata a Qatar 2022. Blatter, faccia di tolla, si è presentato regolarmente in tribuna sorridente e come se nulla fosse successo. C’est la vie.

Voto 3 all’Italia di Prandelli, uscita ai gironi, che si è fatta sbattere fuori dal mediocre Uruguay del cannibale Suarez, dopo aver imbarcato acqua anche contro la Costa Rica. Per non parlare del post eliminazione, una sorta di sparatoria verbale da “si salvi chi può”.

Voto 2 al c.t. Prandelli. Che dopo aver sconfessato quanto provato nella fase delle qualificazioni, ha lasciato lo scranno senza dare spiegazioni. Giusto prendersi le proprie responsabilità, ma c’è modo e modo per farlo. Se poi vai in Turchia e spari senza sicura su quelli che fino a poche prima erano stati “i tuoi ragazzi”, beh, hai sbagliato qualcosa. Da Giuseppe Rossi a Balotelli si sono sentiti dare (in molti) lezioni di umano comportamento. Lui avrebbe bisogno di ripassare il bon ton per primo.


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