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Le pagelle: SAINT LAURENT SPRING SUMMER 2013

Creato il 16 ottobre 2012 da Modainsegniblog
Le pagelle: SAINT LAURENT SPRING SUMMER 2013
Dimenticate Stefano Pilati, la raffinatezza e l'eleganza ricercata dei suoi discorsi all'interno della maison Yves Saint Laurent... è tutta acqua passata. Hedi Slimane, nuovo direttore artistico, ci riporta ad una dimensione più storica, colta e filtrata attraverso un point of view rocchettaro che conduce la storica maison a tendere la mano a Frida e al suo lavoro presso Gucci per le stagioni passate. Una collezione dedicata a Bergé, un lavoro che passa trasversalmente a toccare tutti i momenti salienti della produzione di questo marchio mondiale che ha  fatto di Yves un guru del mondo della moda. La saharienne, lo smoking, il gipsy seguono la traiettoria verticale della silhouette che, anche quando è ariosa e over come con i modelli flou, disegna una figura esile ed affilata. Ultra slim e flottante, pelle Vs chiffon-seta-georgette, in un alternarsi continuo di pesi e proporzioni differenti uniformati in un look che cita senza mezze misure gli anni 70. Hedi Slimane c'è tutto... e se avessero voluto qualcosa di diverso non l'avrebbero sicuramente scelto. Non giunge inaspettata come una sorpresa questa allevatrice di miny pony castrati: il maneggio è una continua citazione che attraversa l'archivio storico di Yves come un fulmine, spazzando via il lavoro di Pilati e riportando la maison (almeno per ora) ad uno stato selvaggio, meno controllato. Rimane comunque un buon lavoro: al di là dello styling, che può piacere come può piacere a qualche feticista l'odore della biancheria sporca, ogni singolo pezzo sembra attestarsi come una certificazione di altissima sartorialità. Un 6 e mezzo.

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