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Le primarie di Umore Maligno

Creato il 26 ottobre 2010 da Tnepd
Ormai è più che probabile: si voterà in primavera. Lo hanno previsto, in tempi e modi diversi, i maggiori analisti politici italiani, Nostradamus e Marcella Bella. In vista di tale appuntamento la redazione di Umore Maligno, stanca di veder vagare nel buio la dirigenza del PD, ha deciso di darle una mano.
Il PD è una formazione politica italiana con forte vocazione offensiva nei confronti del suo elettorato e un gioco che tende a svilupparsi sulla fascia destra.
Nato nel 2007 (...), il PD è l’unico partito italiano di centro sinistra il cui acronimo significa “acronimo”. È giusto spezzare una lancia in favore di quell’embrionale PD: a plasmarlo è stato Fassino e il solo fatto che sia nato non può che essere interpretato al pari di un miracolo. Fassino, l’unico uomo dal peso politico direttamente proporzionale a quello corporeo. Fassino, il Kate Moss del Partito Democratico. (...) L’ultimo segretario del Partito è Pierluigi Bersani, un tizio di Bettola, un posto che nel nome già richiama le feste dell’unità. Bersani afferma che il Pd non è abbastanza rispettato ma lo sarà presto. Non appena i viaggi nel tempo saranno possibili. (...)
Dopo un duro lavoro di ricerca effettuato nei luoghi frequentati dall’elettorato del PD, pur trovandoli deserti, finalmente possiamo proporvi coloro che, per un motivo o per un altro, potranno salvare il partito. (...)
Per la prima sfida delle primarie di UM: Walter Veltroni e “la merda secca”, uno dei favoriti alla vittoria finale contro un candidato surreale come Veltroni.
Le primarie di Umore MalignoWALTER VELTRONI
Walter Veltroni è l’uomo ideale per guidare il PD del futuro. Conosce le segretarie per nome, sa quando innaffiare le piante e ci puoi chiacchierare di cinema il lunedì mattina. Nonostante abbia solo 55 anni, ha l’esperienza del gerontocrate ed ha dimostrato di prevalere su temibili avversari del calibro di Mario Adinolfi, Pier Giorgio Gawronski e Jacopo G. Schettini. Sostieni Veltroni e non sentirai parlare più di Berlusconi. Almeno in campagna elettorale.
Le primarie di Umore MalignoLA MERDA SECCA
L’alternativa che avanza e la sicurezza della solidità, queste le caratteristica della nuova candidata del PD: La Merda Secca. Per garantire le quote rosa, ma anche quelle marroni e per far rifiorire l’Italia. L’unica che libererà l’Italia dai mal di pancia creati dal berlusconismo e dalle lotte intestine del partito democratico. La Merda Secca è conosciuta per la sua durezza contro gli avversari e per la sua estrema pulizia morale. Insomma un politico d’altri tempi, tutto di un pezzo. Non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, e se lo fa porta pure fortuna.
 Dopo la schiacciante vittoria di Merda Secca proseguono le primarie di Umore Maligno. Questa volta si scontrano due mitomani.
Le primarie di Umore MalignoSILVIO BERLUSCONI
Da sempre il rivale storico di tutto quanto rappresenta la destra liberale europea, Silvio Berlusconi vanta capacità imprenditoriali, politiche e decisioniste, sintetizzando perfettamente l’immarcescibile trimurti di sinistra De Benedetti – Prodi – D’Alema. Dotato di una certa tendenza alla dittatorialità, piacerà anche alle frange più estreme della sinistra, nostalgiche dei tempi di Lenin e Stalin. Da non dimenticare la salda amicizia con il nuovo zar della Russia Putin, ex KGB. Al PD porterà tutto ciò che finora è mancato: esperienza di governo e barzellette. Berlusconi candidato per il PD è quello che la base sognava da anni ma che non aveva il coraggio di chiedere.
DIO
Le primarie di Umore MalignoL’uomo giusto per riuscire ad attrarre finalmente i voti dall’area moderata e riportare il PD sulla retta via è Dio. Grazie alla sua innata capacità di apparire in cielo, in terra e in ogni luogo, in culo all’AgCom, Dio è anche l’unico in grado di superare il conflitto d’interessi risparmiando al PD l’imbarazzo di non averlo ancora risolto. La capillare organizzazione dei suoi sostenitori in innumerevoli sezioni dette “parrocchie”, può conferire al partito un radicamento sul territorio a prova di Apocalisse. Dio è inoltre dotato di un programma vincolante articolato in 10 punti chiari e concisi e la sua innata scissione in tre parti gli permetterà di gestire al meglio le diverse correnti. Dotato di un accattivante e originale slogan “Yes, I can”, Dio è la migliore scelta possibile per la segreteria del PD.
Tratto da Umore Maligno.

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