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Le recensioni doppie: Ombra e Magia, di Babara Poscolieri

Creato il 13 giugno 2013 da Visionnaire @escrivere

Ombra e Magia, Copertina del libro di Barbara Poscolieri

Titolo: Ombra e Magia

Autore: Barbara Poscolieri

Editore: GDS

Genere: Fantasy

N.D.R. da oggi inauguriamo una nuova sezione: le recensioni doppie. Di seguito leggerete l’opinione di due iscritti alla nostra community. Le opinioni spesso potrebbero essere molto diverse, perché ogni libro lascia in noi sensazioni, strettamente legate ai nostri gusti personali e alla nostra sensibilità. A voi scegliere quale delle due recensioni vi convince di più.

Ho finito di leggere il libro da pochi minuti e mi ritrovo ancora in quello stato di semi incoscienza che sempre mi accompagna dopo una bella lettura, quando sei ancora a metà fra il mondo reale e quello immaginario di cui si è letto. Quindi questa non può che essere una cosa positiva.

E’ vero che ci sono delle parti ancora un po’ acerbe (come quella cosa dei tre punti interrogativi che accennava Mid), ma trovo che il testo migliori notevolmente man mano che si prosegue nella lettura.

Personalmente, da amante del genere fantasy, non ho trovato la mancanza di ambientazioni precise così deleteria. Il libro si legge e appassiona, si entra subito nel vivo della scena, ci sono molti scontri e i personaggi hanno una psicologia talmente approfondita che tutto il resto passa in secondo piano.

Probabilmente se avessi letto descrizioni particolareggiate dei luoghi, avrei cercato di saltarle o di scorrerle velocemente, perché la storia prendeva talmente tanto che la voglia di scoprire come andava a finire era troppa per perdersi in certi particolari.

Ho apprezzato molto come è stato gestita l’amicizia che pare quasi un amore. I rapporti fra i personaggi sono intensi, forti, di quelli che restano impressi.

Molti aspetti della trama restano oscuri e non tutte le domande trovano risposta, quindi da lettrice ammetto di essere rimasta un po’ sospesa. Se ci fosse un seguito, lo comprerei di corsa.

Ariendil, la protagonista, l’ho odiata dall’inizio alla fine della narrazione. Non mi piaceva lei, non mi piacevano le sue scelte, non mi piaceva il suo atteggiamento (ma, per arrivare a non sopportare un personaggio, alla base ci deve essere una storia e una narrazione coi controfiocchi). Eppure ero presissima dalla sua storia, ho amato i personaggi che le si muovevano intorno e ho amato anche lei per come è stata descritta.

Le descrizioni delle atmosfere sono sublimi. Un esempio? Eccolo:

“Le stalattiti della grotta sembravano il drappeggio di una veste preziosa che il fuoco illuminava d’oro.”

O ancora:

“Un gallo cantò nelle campagne sottostanti e la sua voce si allontanò rimbalzando lungo i fianchi dei monti. Ariendil rimase ad ascoltarla finché non svanì in un punto indefinito, forse persa nel vento, forse sprofondata nella neve. Forse divenuta parte del tutto.”

Insomma, io lo reputo un ottimo risultato per un’autrice esordiente.

Voto: 4 stelle. Mi ha emozionata

Autore della recensione:

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    Luna

    Chi sonoSono una ragazza con l'animo da bambina. Amo leggere, scrivere e guardare i cartoni animati. Passo dal riso al pianto in pochi secondi perché sono una persona profondamente lunatica. Se decidete di entrare in contatto con me lo fate a vostro rischio e pericolo, siete avvisati. Il dottore consiglia un uso parsimonioso e tanto cioccolato. Prendermi per la gola è sempre la strategia migliore.

Ariendil, umana vissuta per anni tra gli elfi, lascia Iridis in preda al dolore. Non vuole più essere una cantastorie, e torna a vestire l’armatura di Cavaliere delle Ombre. Il suo unico obiettivo è dimenticare: per questo vorrebbe partire sola. Ma l’accompagna la sua più cara amica, Eamir, un’elfa, che con la sua stessa presenza le ricorda ogni giorno quella sofferenza che vorrebbe lasciarsi alle spalle. Ariendil non sa che durante il suo viaggio incontrerà Lui, incarnazione delle sue più profonde paure e dei suoi più segreti desideri. E quando Lui le offrirà il potere di cancellare il suo dolore, Ariendil potrebbe perfino decidere di aiutarlo a spazzare via dal mondo tutto quello che la lega al passato…

Il romanzo si presenta fin da subito come un fantasy atipico, incentrato più sulle psicologie dei personaggi che sulle vicende di uno specifico mondo fantastico. Ariendil, in particolare, è un personaggio profondo e complesso, con una psicologia resa in maniera magistrale. Il dolore che prova è tangibile, intenso: quello che ognuno può aver provato di fronte al rifiuto o all’abbandono della persona amata. Ma anche altri personaggi sono profondi e realistici: merita una menzione soprattutto Cristhan, l’elfo Oscuro, il cui complesso rapporto con Ariendil anima tutta la prima parte del romanzo.

Di converso, questa attenzione per le psicologie si riflette in una mancanza di caratterizzazione del mondo: Rodion, Iridis, le Terre Senza Nome, sono spesso solo toponimi senza peculiarità che li rendano identificabili. Solo Iridis, verso la fine del romanzo, inizia ad assumere una sua connotazione specifica. Di per sé questa scelta narrativa non pone particolari problemi in un romanzo che vuole mettere in evidenza soprattutto la psicologia della protagonista. Risulta però controproducente quando a rimetterci è la descrizione stessa del contesto in cui si muovono i personaggi: entrare nell’Accademia senza sapere neppure come è strutturata può confondere le idee. Non solo. Per via di questa scarsa attenzione al contesto, le razze “non umane”, in particolare gli elfi, sembrano quasi “umani travestiti da elfi”. Ed è questo forse l’unico vero aspetto critico che ho riscontrato nel testo.

Cerco di spiegarmi meglio, portando come esempio una termine usato nel mondo della programmazione, il duck typing.

In breve, questo termine sintetizza un concetto: “se un uccello cammina come un’anatra, nuota come un’anatra e starnazza come un’anatra, allora per me quell’uccello è un’anatra.”

Nel romanzo assistiamo ad un fenomeno simile: Eamir, Cristhan e tutti gli altri elfi hanno caratteristiche fisiche da elfi (orecchie a punta, visione notturna, resistenza alle malattie), ma si comportano come uomini, hanno la stessa psicologia degli uomini, le stesse pulsioni e, cosa più grave, sembrano condividere gli stessi ideali. Nonostante gli elfi siano descritti come estremamente vicini alla natura, non assistiamo mai a scene che ne mettano in evidenza questa caratteristica; anzi, il loro agire pare spesso guidato dagli stessi interessi umani. Lungi dall’essere il “pilastro di sostegno del mondo”, Iridis pur nel verdeggiare descritto come tipicamente elfico, pare una città in mano ad ottusi burocrati come solo gli uomini potrebbero esserlo; burocrati capaci perfino di spedire a casa richiami formali per una corsa sfrenata a cavallo, quasi si trattasse di una contravvenzione.

Sia chiaro, questo aspetto critico non toglie molto ad un romanzo in cui sono i sentimenti della protagonista a farla da padrone. Tanto più che è un problema comune della produzione fantasy contemporanea (cito ad esempio la trilogia Orchi di Stan Nicholls). Ma certo un po’ di coerenza in più non avrebbe guastato.

Lo stile di scrittura, talvolta un po’ acerbo, si fa leggere tuttavia con piacere. La poesia di certi passaggi è molto spontanea ed efficace, e rende magnificamente il rimpianto e il rimorso di Ariendil. Non condivido certi usi liberi della punteggiatura (parlo dei tripli punti interrogativi per dare alle battute un tono sorpreso), ma si tratta di scelte personali comunque accettabili, e mantenute coerenti e omogenee nel testo.

Una piccola nota di demerito per l’edizione digitale del romanzo: sembra sia stata fatta ricalcando la formattazione del cartaceo, senza aggiustamenti. Si tratta di imperfezioni non gravi, che però danno l’idea di un’edizione trattata forse con un po’ di superficialità.

Ed è un peccato, perché questo resta comunque un buon romanzo. Lo apprezzerà chi ama il fantasy. E lo apprezzeranno soprattutto gli animi sensibili.

Tenete d’occhio quest’autrice, perché sa come emozionare i lettori. ;)

Io do 3 stellette e mezzo. 

Autore della recensione:

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    Mid

    Chi sonoUn eclettico, dicono. Se esistesse un corso di Laurea in "Tuttologia" probabilmente sarei il primo iscritto. Lavoro nella programmazione web, e mi interesso di lettura, scrittura, musica, disegno, giochi. E sono anche appassionato di Storia. Solo che, visti i molti interessi, spesso non riesco ad approfondirne nessuno.

Product
Ombra e magia
Version
Ebook e cartaceo
Type
Romanzo Fantasy
Product Author
Barbara Poscolieri - GDS Edizioni
Reviewed by
Luna & Mid
on 13/06/2013
Rating
Price
1,49 ebook
SummaryLe nostra recensione doppia di: "Ombra e magia" di Barbara Poscolieri. Edito da GDS.

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