Magazine Cucina

Le ricette del Cannolo #1 – Crème Caramel e Bonèt

Da Povna @povna

Lo aveva annunciato (anche se in una parentesi) mentre cantava, arruffata, l’elegia alla loro settimana, sulla strada del ritorno. Ed ora è il tempo di sciogliere gli enigmi. Al paese-che-è-casa, quest’anno – insieme alle molte attività, varie o immutabili – si è celebrato anche un food-contest. La cosa è nata così, per necessità e per caso insieme (un po’ come molte delle loro, peraltro). Perciò, la prima sera, nel passaggio a cena dopo l’aperitivo nel tramonto, l’idea ha fatto capolino, e poi ha preso rapida, una forma: “Faremo tra di noi uno scontro tra ricette; come squadre, ci dividiamo per piani e appartamenti, il luogo, qui (è ovvio), le contraintes, le studiamo domattina, il tempo, martedì sera a cena”.
E così fu, perché, quando cominciano, la ‘povna e gli amici del nord non si ritrovano a metà guado, ma a tre quarti. La domenica mattina, dunque, nella sterminata colazione in cantinello, l’Onorevole ha steso una prima bozza, poi, insieme a BibCan, l’ha limata e lustrata, quindi l’ha fatta approvare da Canta-che-ti-passa (il loro ministro dei cordoni della borsa), una sbirciata l’ha data pure la ‘povna. Infine, lunedì (mentre lei faceva, mattiniera, le sue vasche) ne è stata data pubblica lettura, e il “Cannolo – Food Contest – Estate 2014″ è ufficialmente cominciato. Le regole essenziali erano chiare, e semplici: ogni squadra un piatto, importanza data a gusto e presentazione, necessario un tetto per la spesa (25 euro) che incide sul voto finale in termini di possibile risparmio, giudizi (da motivare) espressi sia come squadra, sia singolarmente, premio speciale “BibCan” per la miglior sgluto-pietanza, partecipazione, a grande richiesta, e fuori concorso, aiutati da Bertina, con la loro strepitosa ricetta di biscotti, del gruppo degli Oompa Loompa in cucina.
Dopo, è stato tutto un affar di segreti sussurrati e di progetti. In teoria, per le pietanze, il regolamento non poneva limite di scelta; le quattro squadre in lizza (tante erano) avrebbero potuto decidere, ciascuna in autonomia, di presentare tutte un dolce. Ma lo sceneggiatore (e un poco anche loro), come è noto, è sottile, ma anche saggio: e dunque il lunedì notte, svelandosi quel tanto che bastava a divertirsi, tutti quanti si sono potuti rassicurare che andavano a comporre, (quasi) casuali, un armonico banchetto: dolce, antipasto, secondo e primo.
Il martedì mattina, armate di portafoglio, le squadre se ne sono andate per le spese, un po’ alla spiccia. E poi, durante le ore che passavano, è stato tutto un aggirarsi di profumi e di segreti, dentro l’agriturismo. La ‘povna ci ha messo del suo (e ne darà conto a suo tempo), così come tutti gli altri, di gran lena.
Tra vapori e cotture, le 21 sono arrivate presto (e senza mettere troppo in discussione tutte le loro attività canoniche: il King, la pallavolo, i film in dvx, le passeggiate alla ricerca di uva e fichi, per i campi): giurati e commensali, tutti alla stessa tavola, prego, signori, a cominciare. L’ordine delle portate è quello prevedibile, dall’antipasto al dolce. Tuttavia, non sarà quello con cui i piatti saranno presentati qua su Slumberland, per una serie di ragioni organizzative e tecniche (che vogliono dire, in buona sostanza: poiché, col ritorno, settembre li ha già risucchiati, e sono tutti un po’ dispersi, la ‘povna comincia con le ricette già arrivate). A partire da questa settimana, dunque – e a cadenza semi-casuale – sotto la voce “Le ricette del Cannolo”, i piatti che si sono sfidati nel paese-che-è-casa, a fine agosto, sfileranno anche qui, in tutta la loro opulenza. Ovviamente è prevista la rivelazione del vincitore, al termine. E anche di tutti i premi e cotillons che sono stati assegnati in quella notte. Nello stesso tempo la ‘povna non nasconde la speranza che, sia pure sulla fiducia della carta, anche chi passa di qui abbia voglia, a tempo e luogo, di votare.
Ma ora basta chiacchiere, è tempo di banchetto. E si parte dal dessert, con la squadra degli Archi (Flipper, Bertina, Daisy e Imperatore, Canta-che-ti-passa, il signor M. e Le Hero, un gruppo agguerritissimo). La ricetta (che poi, sono due) è di Flipper, i dolci, meravigliosamente al cucchiaio, una Crème Caramel e un Bonèt (come da titolo) da leccarsi labbra e mani.
La ‘povna ricopia fedelmente le ricette così come gliele ha mandate Flipper (che ne è il custode segreto). Non ne ha salvato immagini. Ma continua a pensare che – tutto sommato – come nel vecchio Artusi, nel Talismano, o nel Cucchiaio d’argento – una parte non piccola del gusto si può, molto meglio, liberamente immaginare.

Crème Caramel
– Ingredienti: 13 cucchiai di zucchero, buccia di 1/2 limone, 8 uova (e non si dica che non siamo generosi!), 250 ml di panna e 450 ml di latte.
– Preparazione: In un pentolino scaldare 4 cucchiai di zucchero umidificato con acqua fino a quando non diventa quasi nero e inizia a fumare, a questo punto versarlo nello stampo.
In un mixer mettere le uova, 9 cucchiai di zucchero, la panna, il latte e la buccia di limone grattugiata, frullare il tutto e metterlo nello stampo.
Mettere tutto a cuocere in forno a bagno maria per circa 1/2 ora. Per capire se è cotto, muovere con attenzione lo stampo la crema deve risultare gelatinosa, non ferma.

Bonèt
– Ingredienti: 4 cucchiai di zucchero, 100 g di amaretti, 50 g cacao amaro, 250 g di cioccolato al latte, 700 ml di latte, 6 uova e essenza di mandorle amare (nel contest abbiamo usato quella di Rum perché quella di mandorle non l’abbiamo trovata)
– Preparazione: In un pentolino scaldare 4 cucchiai di zucchero umidificato con acqua fino a quando non diventa quasi nero e inizia a fumare, a questo punto versarlo nello stampo.
In un altro pentolino sciogliere il cioccolato a fuoco lento, in una tazza stemperate bene il cacao con pochissimo latte per evitare grumi, a questo punto unire il cioccolato fuso, il cacao sciolto, gli amaretti sbriciolati, il latte, le uova e pochissime gocce di essenza in un mixer, frullate il tutto e versate nello stampo.
Per la cottura vale quanto detto per la Crème Caramel.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines