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Le Saline di Sicciole: oro bianco nella natura della Slovenia

Creato il 14 gennaio 2016 da Giovy
Visitare le Saline di Sicciole in Slovenia
Una parte del nostro viaggio a Pirano, nella Slovenia istriana, è stata dedicata alla visita delle straordinarie Saline di Sicciole. Questo ambiente umido, che si trova al confine con la Croazia, non è solo zona di estrazione di sale marino ma anche un parco naturale protetto, dove si possono osservare centinaia di specie viventi animali e vegetali. Inoltre, all'interno del parco è stata aperta la spa Lepa Vida, centro benessere con piscina specializzato in talassoterapia. Alle Saline di Sicciole divertimento, storia e cultura si intrecciano e possono essere vissute attraverso un'esperienza realmente totale.
Camminare tra le Saline di Sicciole
Il concetto è illustrato implicitamente nell'introduzione, comunque lo ribadisco in modo più chiaro: le Saline di Sicciole non sono solamente una serie di vasche dove si estrae il sale, ma bensì un complesso che misura 650 ettari di superficie e che può essere fruito in diversi modi. Si può esplorare a piedi o in bici, visitando le saline, osservando le varie specie piante alofite (cioè abituate a crescere in ambienti ad alta salinità) oppure le centinaia di specie di uccelli e farfalle che vivono in zona. Qui c'è la sede del locale club di canottaggio, e si può anche praticare la pesca sportiva. Senza dimenticare che questo è un parco protetto, che esige precise norme di comportamento ed educazione.
Qui si può vedere come – se progettato in modo intelligente e ben gestito – un ambiente modificato o creato dall'uomo non è sempre uno sfregio alla natura, ma può essere un'oasi dove convivono l'aspetto produttivo, quello ludico e quello ambientalistico.
Le Saline di Sicciole sono composte da due zone: una a nord chiamata Lera e una a sud chiamata Fontanigge, divise dal canal Grande (sic). L'area del parco è delimitata a nord dal canale Jerneja e a sud dal fiume Dragonja, oltre il quale c'è la Croazia. A Fontanigge la produzione è cessata già negli anni '60 del XX secolo, mentre a Lera prosegue tutt'oggi.
Viaggio in Slovenia
L'attività di estrazione del sale in loco è iniziata già nel XIV secolo. Non dimentichiamo che allora il sale non era solo un condimento da tavola, ma una vera e propria ricchezza che poteva essere usata anche come moneta. Oggigiorno, con la mania dilagante per cibo e cucina, vanno molto di moda i sali colorati (che devono la loro pigmentazione a diversi minerali inclusi all'interno dei cristalli). Ma allora il sale che aveva più valore in assoluto era quello puro, perciò il termine oro bianco non è per niente esagerato. La specialità delle Saline di Sicciole è proprio il sale bianco che – come quello di Cervia e in genere di tutto l'Adriatico – ha un sapore più dolce rispetto a quello estratto in altre zone o nelle miniere di salgemma.
Di solito, quando si raccoglie, il sale è sporco a causa dei fanghi provenienti dal fondo delle vasche di cristallizzazione e deve essere lavato. A Sicciole invece viene prodotto senza ricorrere a tale pulizia. Come? Usando l'antico metodo della petola. La petola è uno strato sedimentoso che si pone sul fondo delle vasche di cristallizzazione. È composto da argilla, carbonati, cianobatteri e alghe, e ha lo scopo di non fare mescolare il fango delle vasche allo strato di sale che si va depositando. Inoltre impedisce agli ioni di elementi estranei di legarsi ai cristalli di cloruro di sodio. In questo modo il sale raccolto è già pronto per il confezionamento.
La petola non cresce per caso, ma viene prodotta e coltivata artificialmente dai salinai. Contenendo esseri viventi, è abbastanza intuitivo che la cura di questo strato è di fondamentale importanza. Solitamente la manutenzione e la posa della petola avvengono nei mesi invernali, quando la produzione di sale è ferma.
La raccolta del sale avviene ancora a mano, con i metodi tradizionali.
La Petola delle Saline di Sicciole
Un'altra curiosità che ho appreso qui ha origine nel lontano passato di queste terre, che erano possedimenti della Repubblica di Venezia. Infatti gli strumenti di lavoro conservano ancora i loro nomi di derivazione veneta: se vi interessa l'argomento potete dare un'occhiata al glossario "veneto-sloveno" dei salinai.
Queste ed alte notizie riguardanti il sale, la sua estrazione, la storia delle saline ed altro ancora possono essere apprese al Centro Multimediale e al Museo dei Salinai, che si trovano a Fontanigge. Nei pressi c'è anche una trattoria. A Lera invece troverete un negozio con vendita di sale e vari prodotti derivati – vi consiglio di provare i cioccolatini, davvero squisiti. Molto interessanti sono anche le vecchie case dei salinai, abbandonate da anni ma conservate per motivi storici.
Se ne avete la possibilità vi consiglio la visita guidata, davvero ben organizzata ed esauriente. E se volete potete diventare salinai per un giorno.
Depositi di Sale nelle Saline di Sicciole
Info per i visitatori
Le Saline di Sicciole sono facilmente raggiungibili. Da Pirano (6 km circa di strada) andate a Portorose e poi dirigetevi verso il paese di Lucja e la Croazia. Oltrepassato un distributore e un saliscendi su di una collinetta, poco dopo troverete una deviazione segnalata sulla destra, che vi porta all'ingresso di Lera. Al parco si accede solo a piedi o in bicicletta, l'auto deve essere lasciata nel parcheggio davanti all'entrata (che non è piccolo ma neanche molto capiente). C'è un altro ingresso a Fontanigge, più comodo per chi arriva dalla Croazia. Alle saline si può accedere anche per mare, ma solo con gite organizzate e autorizzate oppure tramite la barca Solinarka.
Gli orari d'entrata sono dalle 8:00 alle 20:00 d'estate a dalle 8:00 alle 17:00 d'inverno. Il sito dà anche un'indicazione più poetica ma meno precisa: si entra un'ora dopo l'alba e si esce un'ora prima del tramonto. Come sicuramente saprete l'orario di alba e tramonto varia continuamente di giorno in giorno, quindi per evitare sorprese chiedete sempre conferma prima della vostra visita.
Per l'ingresso si paga il biglietto, anche se si vuole fare una semplice passeggiata (i bambini fino a 6 anni entrano gratis). I soldi raccolti sono usati per la manutenzione del parco. Per le varie tipologie di visita, prezzi e riduzioni, nonché per tutte le indicazioni riguardo a regole di comportamento, facilitazioni per disabili e altre informazioni, vi rimando alla pagina riguardante l'accesso alle Saline di Sicciole.
Se desiderate entrare al centro benessere Lepa Vida, date un'occhiata al rispettivo listino prezzi. L'ingresso alla spa comprende l'uso della piscina (con acqua marina), delle piscinette Kneipp (massaggio dei piedi in acqua camminando su sassi levigati), gli esercizi di respirazione e l'accesso al parco delle saline. Sono disponibili diversi trattamenti aggiuntivi estetici e termali: fate attenzione che per alcuni di essi è richiesta una visita medica.
E ora eccovi la nostra galleria fotografica dedicata al Parco delle Saline di Sicciole. Buona visione!

Questo articolo è stato scritto per Emotion Recollected In Tranquillity.La riproduzione è vietata e l'originale si trova solo su Emotion Recollected In Tranquillity.

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